Tra le pieghe del 2010, dal punto di vista tolkieniano....



È incoraggiante che in questo numero 13 di “Endòre” ci siano i contributi di Lorenzo Daniele, Elena Gecchi, Beppe Roncari, Alberto Quagliaroli, Davide Cattaneo, Filippo Rossi... persone che via via si sono aggiunte al nucleo della Redazione della Rivista... prima collaboratori della rivista della STI “Terra di Mezzo” (qualcuno sin dal 1993!) e poi di “Endòre”... e amici da molti anni assieme al direttore Franco Manni !

Qualcosa permane qui nella Terra di Mezzo si potrebbe dire... certo, permane – come tutto! - solo per un po'.... ma durante questo po' la compagnia è una vera umana consolazione...

E poi in questo numero il lettore può trovare le firme di altri collaboratori pluriennali della rivista: Riccardo Moretti, Enrico Imperatori, Alessio Forlone, Alex Lewis, Ruth Lacon....

...e anche può trovare le firme di nuovi ma non più tanto nuovi come quelle di Roberto Arduini, Adriano Bernasconi, Claudio Testi, Alberto Ladavas...

Un numero ricco di contenuti, questo.… dalle traduzioni di importanti saggi tratti dai Proceedings del Convegno di Birmimgham del 2005 della Tolkien Society, ad articoli originali per “Endòre”, a report di convegni tolkieniani importanti, alla consueta fanfiction, a recensioni approfondite su opere Tolkien-related , alle rubriche consuete, a foto ed immagini di illustrazione...

E questo anno tolkieniano come è andato? Beh, qui in Italia c'è stato l'importante convegno di Modena su Tolkien e la Filosofia con bravi relatori su temi specifici e approfonditi. Un tema fondamentale che non aveva avuto – a quanto ci risulta – l'attenzione di nessun altro Convegno sinora in tutto il mondo, e di cui seguirà sperabilmente il libro stampato degli Atti nella più che benemerita collana di studi tolkieniani della Marietti. Inoltre il Gruppo di Studio che ha organizzato quel convegno ( e che ruota attorno all'Istituto Tomistico di Modena e alla Associazione di Studi Tolkieniani di Roma) ha anche in proposito di organizzare per i prossimi due anni almeno dei Tolkien Seminar (come la Tolkien Society fa in alcune altre parti del mondo) e ha già ricevuto la risposta positiva di Shippey e della Flieger l'invito a tenere tali seminari.

Una nota negativa: l'attenzione mediatica per Tolkien in Italia rimane pressoché nulla!

Fuori d'Italia vanno e vengono con varia intensità i rumors sui due film riguardanti Lo Hobbit... e anche studi e libri all'estro sembrano indirizzarsi sulla analisi del romanzo minore tolkieniano, per cogliere la occasione mediatica di attenzione al nostro scrittore che i film produrranno.

La cosa più notevole è che si sono aperte le iscrizioni alla Tolkien Conference dell'agosto 20102 alla Loughborough University in Inghilterra, organizzata dalla Tolkien Society Britannica. E per essa è stato già lanciato il call for papers agli studiosi tolkieniani di tutto il mondo aspiranti relatori alla Conference.

Chi sono questi “studiosi”? Pochi gli insegnanti e i critici di professione... pochi quelli anglosassoni per esempio, nessuno tra gli italiani. Tra le pieghe di questo massiccio numero di “Endòre” si può trovare una risposta autorevole (per la lunga e diretta sua esperienza) di Tom Shippey al Convegno Tolkieniano in Galles questa estate: Tolkien è assente o poco presente nelle scuole e nelle università a causa del fatto che insegnanti (e i critici di professione alle loro spalle) hanno per troppi decenni imposto agli studenti un “canone” di “buoni autori” di letteratura rigido, mal valutato, spesso di scarsa importanza e sempre dipendente dalle mode interne alla corporazione. E così oggi i giovani non si iscrivono più alle facoltà Letterarie e le cattedre di letteratura vengono soppresse e l'insegnamento della Letteratura sta sparendo, morendo... Paradosso!, perchè quel romanziere che è Tolkien gode oggi di enorme attenzione tra giovani e non giovani e moltissimi saggi e libri continuamente sono scritti in tutto il mondo sulla sua opera letteraria... Per citare una frase di Tolkien stesso (tratta da una sua lettera) potremmo dire che la passione per la Letteratura è passata in “other hands”(e “other people”!): dalle mani di un gruppo (chiuso, casta) di studiosi, critici, giornalisti, conferenzieri, organizzatori di convegni, alle mani di un gruppo (aperto) di altri studiosi, critici, giornalisti, conferenzieri, organizzatori di convegni. Come questo numero di “Endòre” mostra ad abundantiam per chi lo voglia leggere!

Endòre