Mathom


Una “Vignetta” inaspettata



di Riccardo Moretti



In un periodo di incertezze totali quale quello che stiamo vivendo, non c’è da stupirsi che anche nel settore cinematografico non siano tutte rose e fiori; il mondo della celluloide sta attraversando la sua personale crisi, e di ciò sembrano risentire anche alcune delle cosiddette “major”. In questo vortice sembra essere stato risucchiato pure il progetto di portare Lo Hobbit sul grande schermo; l’operazione si sarebbe avvalsa della produzione di Peter Jackson e della regia di Guillermo Del Toro, sviluppandosi lungo due episodi, e già erano apparsi “rumours” (spesso seguiti da relative smentite…) su quelli che sarebbero stati gli interpreti e sulle qualità tecniche delle pellicole (alta definizione? 3D?). Al momento tutto sembra ancora un po’ in alto mare, anche se pare quasi certo il cambio della guardia alla regia fra Del Toro e Jackson e viene confermata la suddivisione in due film, ma non è chiaro quando il primo di questi potrà vedere la luce…

Chi ha deciso di precorrere i tempi, giocando d’anticipo sulla probabile (ma non ancora certa…) realizzazione dei due lungometraggi dedicati a Lo Hobbit, è Mithril, che ha già presentato quello che possiamo definire, senza tema di smentite, come il più grande diorama mai creato dalla “factory” irlandese.

An Unexpected Party” (numero di catalogo Mx535), prodotto in un quantitativo limitato di 100 esemplari, riproduce ciò che si svolge all’interno di casa Baggins come è descritto nel primo capitolo del romanzo (che, guarda caso, è intitolato “Una riunione inaspettata”…): il buon Bilbo, che attendeva (e senza neppur troppo entusiasmo…) il solo Gandalf per il tè del mercoledì, si ritrova invece la caverna invasa dallo stregone e da ben tredici nani, che si presentano alla spicciolata davanti alla sua porta.



Adesso ci siamo tutti!” disse Gandalf, osservando la fila di tredici cappucci (i migliori cappucci staccabili, quelli della festa) e il proprio cappello che pendevano dall’attaccapanni. “Una bella compagnia davvero. Spero che ci sia ancora qualcosa da mangiare per i ritardatari! Che cosa ci sarà? Del tè? No, grazie tante! Per me un goccio di vino rosso, direi”.

Sul sito web di Mithril, il designer che ha creato la vignetta, Chris Tubb, ne parla in questo modo:



Essa descrive la scena del primo capitolo de Lo Hobbit dove Bilbo incontra per la prima volta la banda di nani di Thorin e acconsente a seguirli alla Montagna Solitaria come scassinatore. Ci sono quattro fasi distinte nel capitolo; il banchetto, i “chiarimenti”, il “fare musica” e la pianificazione dell’impresa. Piuttosto che selezionare solo una di esse, ho deciso di far confluire insieme le varie fasi in modo da produrre un pezzo visivamente più interessante. Ho raggruppato i nani in sottovignette distinte, ognuna di due o tre figure.”



La base del diorama, di generose dimensioni, è a forma di semicerchio raffigurante una porzione di pavimento dell’accogliente caverna hobbit; su di essa vanno poste la bellezza di quindici miniature di personaggi più altre riproduzioni di tavolini, sedie e suppellettili, e se il collezionista/modellista volesse seguire la disposizione delle stesse illustrata nelle immagini e nelle istruzioni di assemblaggio (ma non è obbligatorio, ci si può sempre affidare alla propria fantasia e creatività…) dovrebbe collocare tutti i nani e Gandalf vicino al bordo esterno del semicerchio secondo il seguente ordine, da sinistra verso destra:



Al centro di tutta la scena, a catalizzare l’attenzione, il figurino di Bilbo che, frastornato dalla confusione che sembra regnare sovrana a casa Baggins, si porta la mano sinistra alla fronte, mentre regge una brocca con la destra.

Tutto il materiale necessario a comporre la scena è contenuto in una lussuosa scatola, corredata da un foglio di istruzioni.

Non c’è che dire: una vera e propria impresa titanica di Mithril, che rinverdisce alla grande i fasti delle vecchie “vignettes” che trattammo un po’ di tempo fa in questa rubrica, e che fa passare quasi in secondo ordine l’apparizione di un’altra non meno interessante (anche se, ovviamente, meno “ingombrante”) scenetta prodotta dalla stessa ditta, che raffigura Gandalf accanto a Gwaihir (numero di catalogo MS553): il Grigio Pellegrino, con il suo cappello appuntito e il lungo bastone nella mano sinistra, pone l’altra mano sul capo del gigantesco e maestoso Signore delle grandi Aquile. I due figurini sono posti su una basetta rotonda che rappresenta un arido e roccioso terreno d’alta montagna. Il risultato, è quasi inutile dirlo, è di notevole effetto, oltre che di pregevole qualità.

Per concludere questa puntata della nostra rubrica, come promesso nell’articolo precedente, dovrei ora occuparmi di una miniatura che meriti la “Menzione d’onore”, in quanto raffigurazione fedele di episodi o scene del corpus narrativo tolkieniano; ma permettetemi di “conferire”, per questa volta, il suddetto titolo proprio alle due “vignette” appena descritte: mi pare quanto mai meritato…