Una koine' che si espande




Questo 2013 appena passato ha visto come eventi principali nel mondo tolkieniano la pubblicazione (da parte del solito indefesso figlio Christopher) dello inedito di Tolkien La Morte di Artu' in primavera e, a dicembre, l'uscita sugli schermi del secondo film di Peter Jackson sullo Hobbit . Poi, tanti convegni e tanti libri di studi su Tolkien... di cui ci informa puntalmente Roberto Arduini nel suo report sul 2013 in questo numero di “Endore”, a cui qui aggiungiamo solo ( per le nostre cose italiane) la uscita di tre positive recensioni che The Broken Scythe (la traduzione inglese del libro collettivo di saggisti tolkieniani italiani sul tema della morte e della immortalita' in Tolkien) sulle riviste “Tolkien Studies” e “Mithlore” in lingua inglese e nella collezione di saggistica Tolkiens Einfluss Auf Die Fantasy vol. 9 in lingua tedesca.

Piu' pero' che eventi eclatanti presi singolarmente, la persona attenta alle cose tolkieniane - e, si potrebbe aggiungere, alle cose culturali in generale - in questo anno potrebbe osservare una continua e crescente espansione della eredita' tolkieniana nei tanti popoli dei cinque continenti, anche se , certamente, soprattutto nel mondo cosiddetto occidentale. Come una sorta di koine' di memorie condivise che si espande sempre di piu'.... e cosi' diventa sempre piu' facile incontrare persone , nei vari ambienti della prorpia vita, che conoscono Tolkien e qualcosa delle sue opere, e, soprattutto nelle piu' giovani generazioni, persone che conoscono ed amano personaggi e scene tratte dal Signore degli Anelli o dallo Hobbit. E poi libri di vario genere dalla saggistica alla narrativa e anche alcuni film sempre piu' spesso citano esplicitamente nomi o situazioni narrative tolkieniane.

Sempre di meno , dunque, l' appassionato si sente in una "riserva indiana", e, inoltre, sempre di piu' si sente gratificato dal vedere come tra i pochi miti condivisi del XX secolo (condivisi da giovani e vecchi, colti e non colti, europei e non europei) c'e' proprio il mito inventato da Tolkien. Inventato , come scriveva in una sua lettera, per la sua Inghilterra, ma che invece e' diventato un lascito per tutto il mondo... per esempio, un sondaggio di pochi anni fa fatto in Germania riporta che Tolkien e' l'autore piu' amato dai lettori tedeschi, piu' di Thomas Mann o di Goethe. La koine' relativa al mito di Tolkien sta assumendo dunque, come lascito letterario del XX secolo, lo stesso ruolo occupato dalla raccolta di Fiabe dei Fratelli Grimm nel XIX secolo: qualcosa di comune su cui ci si puo' incontrare tra persone di origini anche molto diverse.

Finiamo con un argomento diverso, e cioe' "Endore", che continua la sua vita cominciata nel 1999 con i suoi fedeli collaboratori non solo italiani. In questo numero tra le tante altrecose vogliamo segnalare soprattutto una preziosa "perla", cioe' uno strumento unico per il fan e lo studioso tolkieniano italiano: la bibliografia completa dei libri di Tolkien usciti in traduzione italiana dal 1967 al 2013, compilato dal nostro Veterano Bibliotecario Enrico Imperatori. Un lavoro unico, frutto delle fatiche di molti anni e della acribia rinforzatasi col tempo. Grazie Enrico !



Endore