Miniature grandi o grandi miniature?

di Riccardo Moretti




"Le scaglie della mia corazza sono come scudi dieci volte più possenti,

i miei denti sono spade, i miei artigli lance,

lo sferzare della mia coda una saetta,

le mie ali un uragano e il mio alito morte!"


L'argomento di questa puntata è diventato pressochè obbligatorio quando, pochi mesi fa, Games Workshop ha presentato il figurino più grande, più pesante, più impressionante, e, naturalmente, più costoso, dell'intera storia delle miniature dedicate alle opere di J.R.R. Tolkien (se non dell'intera storia delle miniature da collezione tout-court): ogni parametro ed ogni riferimento sono stati sconvolti all'apparire di questa versione di Smaug...

Prima ancora di esaminarla nel dettaglio, conviene riportare alcune delle note che accompagnano la miniatura sulla pagina web del produttore:



"Smaug si erge su una basetta scenica incredibilmente dettagliata che ritrae i molti tesori di Erebor. L’Archepietra e l’Unico Anello sono facilmente distinguibili fra le gemme e gli ori mentre Smaug torreggia sull’aspirante scassinatore Bilbo Baggins.

Questa magnifica miniatura formata da 42 componenti è stampata a mano usando resina di altissima qualità (la stessa usata da Forge World) e le tecniche più avanzate per dare vita ad un modello estremamente dettagliato. Ogni squama, corno e cicatrice è stata riprodotta abilmente per offrirti un pezzo da collezione unico.

Con un peso di 2,4 Kg, l’altezza della miniatura dal fondo della basetta alla punta dell’ala di Smaug è di 21,4 cm. La basetta è lunga 23,1 cm e larga 13,3 cm."



Chiunque potrà comprendere come, di fronte a questi "numeri", possano impallidire anche figurini del tutto notevoli, come, ad esempio, il Mumakil di Harad già descritto in questa rubrica, o altri draghi presenti nel catalogo GW, ma, soprattutto, la "vignetta" che Mithril aveva prodotto diversi anni fa, anch'essa a suo tempo oggetto di una nostra recensione: il confronto con quest'ultima è quello che viene più naturale, poichè i due articoli delle concorrenti storiche in tema di miniature tolkieniane intendono rappresentare l'identica scena del romanzo, ed è un confronto che si rivela inevitabilmente impietoso, principalmente sotto l'aspetto delle dimensioni: lo Smaug di Mithril ha un peso di poco più di 300 grammi e misure molto meno generose.

Il gigantesco drago prodotto di recente da Games Workshop, appollaiato sul suo incommensurabile tesoro, torreggiante su un minuscolo Bilbo Baggins, con le spaventose fauci spalancate, il lungo massiccio collo, la possente coda e le immense ali, fa sembrare poco più di una lucertola lo Smaug di Mithril; inoltre, la qualità della scultura e dei materiali utilizzati per l'ultima realizzazione GW sono ineccepibili, potendo contare su tecniche produttive all'avanguardia, grazie anche a possibilità economiche che la "factory" inglese non ha mai negato di possedere, e che non potranno mai essere appannaggio della più piccola casa irlandese.

Difficile quindi trovare difetti estetici a questa grande (in tutti i sensi) miniatura; il difetto principale, semmai, è da ricercarsi nel notevole esborso finanziario richiesto ai collezionisti per entrarne in possesso (parliamo di svariate centinaia di euro...), che richiama alla mente il discorso affrontato nel numero scorso della presente rubrica ("Miniature al tempo della crisi").

E allora, perchè screditare oltre misura un'opera creata dai bravi "artigiani" irlandesi ai tempi eroici in cui solo Mithril si occupava di figurini tolkieniani, venduta ad una cifra più che onesta, e che comunque riproduce precisamente il disegno realizzato da Tolkien dal titolo "Conversazione con Smog"? Se volete costruirvi una vignetta con il drago per antonomasia, ma non siete disposti a svuotarvi il portafogli, lo Smaug di Mithril costituisce ancora una valida alternativa: Games Workshop ha prodotto, senza ombra di dubbio, una miniatura grande (anzi, enorme) e, al contempo, una grande miniatura, tale da scatenare l'invidia di tutti i collezionisti nei confronti dei fortunati possessori; ciononostante anche quella di Mithril rimane una grande miniatura...