Tolkien in Italia nel 2019



di Valerie Morisi


Come il 2018, anche il 2019 è stato inaugurato da una nuova traduzione: quest'anno si è trattato de Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm, volume del quale è stato ritradotto il testo tolkieniano da Giampaolo Canzonieri, e che è entrato a far parte della collana di brossurati tolkieniani della Bompiani assieme a Il cacciatore di draghi di cui è stato revisionato il testo e a Le avventure di Tom Bombadil, un testo fuori catalogo da anni. Ma non si tratta certamente delle uniche novità editoriali di questo lungo anno, che ci ha portato anche un'altra nuova traduzione, tanto annunciata, attesa e quasi temuta.


Sebbene la sua uscita sia dislocata temporalmente a vari mesi di distanza rispetto alle uscite di gennaio (più precisamente si tratta del 30 di ottobre), la sua importanza e lo scalpore suscitato giustificano un'anticipazione: si tratta della nuova traduzione di Ottavio Fatica dell'opera tolkieniana per eccellenza, Il Signore degli Anelli, di cui è uscito il primo volume, La Compagnia dell'Anello. Realizzata con la consulenza dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, nell'anno venturo, a distanza di sei mesi uno dall’altro, usciranno il secondo e il terzo volume del grande classico. È un cambiamento epocale per il mondo tolkieniano in Italia: sono passati 49 anni dalla prima edizione integrale italiana del capolavoro dello scrittore britannico, pubblicato da Rusconi nel 1970, e per un classico della letteratura (status che Il Signore degli Anelli merita pienamente, come si è cercato di dimostrare negli ultimi anni) è assai insolito non essere stato soggetto a nuove traduzioni per così tanto tempo. Il traduttore che ha affrontato questo arduo compito è proprio uno specialista di classici, infatti nel curriculum di Ottavio Fatica sono annoverati grandi scrittori come Joseph Conrad, Rudyard Kipling, Jack London, Herman Melville e Robert Louis Stevenson.


De La Compagnia dell'Anello abbiamo imparato a conoscere prima la copertina (che subito ha suscitato perplessità con la sua fotografia satellitare della superficie di Marte), e il primo assaggio del testo è stata la famosissima poesia dell'anello, quasi un'icona e come tale più cristallizzata nell'immaginario collettivo. Non sorprende pertanto il clamore che la sua apparizione ha causato, discostandosi molto dalla precedente versione italiana. Ma la poesia dell'anello non è certo l'unica contenuta nel primo volume de Il Signore degli Anelli: altri versi disseminati tra le pagine della storia hanno suscitato reazioni molto più positive.


I maggiori cambiamenti che si riscontrano in questa nuova traduzione sono indubbiamente la differente resa dei nomi e quella dei registri linguistici in cui si esprimono i differenti personaggi.

Le reazioni dei lettori (ancora una volta espresse sul web o durante gli eventi che in qualche modo toccavano l'opera tolkieniana) sono state molto varie: un esito non inatteso e che risulta comunque positivo se, come già sta accadendo, porta alla rilettura di Tolkien, alla ricerca di una migliore comprensione del romanzo e dell'autore avvicinandosi al testo originale in inglese, e a un dibattito costruttivo.


Ma una trattazione esaustiva di un testo simile va oltre lo scopo e la portata di questo articolo: le discussioni in merito hanno infatti generato numerosi articoli sia sul web che impressi nella carta stampata, e portato anche a incontri e conferenze sul tema. Volgiamo pertanto lo sguardo al panorama di questo 2019 tolkieniano, che ci ha regalato tante novità.


Vagliando gli eventi tolkieniani dell'anno, in primis è opportuno considerare il mondo universitario, che anche quest'anno ha dedicato a Tolkien più di un appuntamento, in diversi atenei della penisola. Ad aprire le danze è stato il Dipartimento delle Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell'Università di Parma, il 13 marzo con l’incontro From J.R.R. Tolkien and Anthony Burgess to Star Wars: Translating Artificial Languages, tenuto dalla professoressa Michela Canepari. In questa occasione si è affrontato il genio di Tolkien, ma non solo: anche altre fini menti e il mondo del cinema sono stati presi in esame. L'ateneo parmense conferma così la sua attenzione per le lingue create dal Professore, al centro di diverse iniziative a partire dal 2016.


Spostandoci all'autunno, ritroviamo Tolkien in università con un intervento dedicato alle fonti mitologiche nordiche nelle opere del Professore: Un ponte fantastico tra noi e il passato. Tolkien e il suo Legendarium, del 4 ottobre all’Università di Cagliari, nel Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica. Parte del ciclo di seminari Echi filologici: mondi a confronto coordinato dalla professoressa Maria Elena Ruggerini, il relatore della lezione è stato il presidente AIST Roberto Arduini, studioso, saggista e giornalista, preceduto dal dottor Luca Vincis, che si è focalizzato invece sul folklore sardo, con Ritmi, colori, emozioni: maschere sarde tra passato e presente.

Dal 5 novembre al 17 dicembre, per il secondo anno si è svolto un laboratorio d'analisi testuale sull'opera tolkieniana presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, all'interno del corso di Letteratura Inglese. Intitolato Costruire mondi: architettura narrativa e temi portanti del Signore degli Anelli e tenuto dallo scrittore Wu Ming 4 (membro del collettivo Wu Ming e tra i fondatori dell’AIST), il laboratorio ha analizzato la struttura del romanzo, individuato i temi toccati e il modo in cui sono stati affrontati ed infine portato alla produzione di uno spin off, una creazione letteraria che si potesse inserire tra le pieghe della trama.


Dal 4 al 6 dicembre, l’Università di Macerata ha ospitato il convegno organizzato da I Cavalieri del Mark e dalla Società Tolkieniana Italiana in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici, intitolato ’Barlumi di cose più alte, più profonde o più oscure della sua superficie’ [sic]: l’opera di Tolkien dalla critica accademica al Legendarium. Gli interventi della due-giorni sono stati numerosi: Un capolavoro rifiuta una lettura unilaterale di Maurizio Migliori, La Compagnia dei Traduttori: Le lingue di Tolkien sullo schermo tra sottotitoli e doppiaggio di Francesca Raffi, Le compagnie cinematografiche degli Anelli di Anton Giulio Mancino, L'invenzione linguistica in Tolkien di Diego Poli, Contro l'arbitrarietà: un'idea di glottopoiesi in A secret vice di Tolkien di Francesca Chiusaroli, La subcreazione linguistica di ricostruzione di Gianluca Comastri, 25 marzo T.E., la distruzione dell'Unico Anello di Marco Respinti, «À propos di ciuffolotti»: leggende medievali nell'epistolario di J.R.R. Tolkien di Andrea Ghidoni, Tradurre e non tradire: il rispetto filologico e spirituale di un autore di Vittoria Alliata di Villafranca, Prima de Lo Hobbit: Tolkien l'esperantista di Oronzo Cilli, Realtà è Fiaba. L'uomo come sub-creatore di Davide Gorga, Tom Bombadil e il suo linguaggio di Luisa Paglieri, Memoria passata e memoria attualizzata nelle opere di J.R.R. Tolkien di Martina de Nicola, Simbolo e allegoria in Tolkien. Una possibile chiave interpretativa di Chiara Nejrotti, La battaglia del campo orientale: commistioni di elementi classici e cattolici nel giovane Tolkien di Greta Bertani.


Tolkien è stato tra i temi toccati anche nel convegno La natura animata: cerimonie, feste, tradizioni attraverso tempi e culture curato dall’Università di Torino, dall’Università di Helsinki e dall’Associazione di Studi e Ricerche valsusini Segusium il 6 e 7 dicembre. L'intervento focalizzato sulla nostra tematica è stato Per sasso e tronco! Echi letterari e folclorici nella figura degli Ent nel Signore degli Anelli di Roberto Arduini.


Per l'ultimo incontro tolkieniano universitario del 2019 si è fatto ritorno all'Università di Parma, dove il 12 dicembre ha avuto luogo l'evento Tradurre Tolkien. Incontro con Ottavio Fatica, organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e dal Dipartimento delle Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali della stessa Università di Parma. Fatica è stato intervistato da Davide Astori, docente di linguistica generale, con l'introduzione di Giovanna Granato, traduttrice, e gli interventi di Elisa Sicuri (socia AIST) e della professoressa Michela Canepari, docente di Lingua e Traduzione Inglese dell’ateneo parmense.


Il giorno seguente si è svolto un secondo incontro con il traduttore Ottavio Fatica e i professori Davide Astori e Michela Canepari nella Biblioteca Passerini-Landi di Piacenza, promosso dal liceo statale Melchiorre Gioia e l’associazione Amici del Gioia.


Tra fine ottobre e dicembre 2019 si e' svolto anche un workshop in cui appaiono le creazioni linguistiche del Professore: organizzato dal dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino e curato dai docenti Simone Bettega, Elisa Corino e Roberto Merlo il workshop aveva il titolo Conlanguages e linguistica. Descrivere, analizzare, inventare lingue per universi finzionali. Il corso ha approfondito le conoscenze scientifiche su lingue e linguaggio attraverso l’analisi, in sincronia e in diacronia, delle lingue costruite, per le quali il caso di Tolkien è estremamente significativo. Filologo rinomato, le storie della Terra di Mezzo nascono proprio come contesto per la creazione linguistica in cui si cimentava.


Gli scritti del professore oxoniense sono stati oggetto di studio anche in altri convegni, non organizzati da università, ma comunque ideati da importanti realtà culturali del nostro paese. Per la prima volta se ne è parlato alla Festa della Scienza e della Filosofia di Foligno, organizzata dal Laboratorio di Scienze Sperimentali, dall’Associazione Oicos riflessioni, dal Comune di Foligno e in collaborazione con la Regione Umbria. Tra i 135 relatori della nona edizione della manifestazione, che ha avuto luogo dall'11 al 14 aprile, ha figurato anche l'ex vicepresidente AIST Claudio Antonio Testi, che ha presentato un intervento dal titolo La Terra di mezzo di Tolkien come mondo intermedio.


A luglio, dal 3 al 6, si è tornato a parlare di Tolkiena anche a Velletri (come già era accaduto nel 2018), durante il convegno Religioni Fantastiche e Dove Trovarle. Divinità, Miti e Riti nella Fantascienza e nel Fantasy, evento promosso dal Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” e patrocinato dal comune della cittadina stessa. Gli interventi tolkieniani sono stati quattro: La questione della salvezza dei pagani nell’universo finzionale tolkieniano: il Dibattito di Finrod e Andreth di Davide Burgio della Scuola Normale Superiore di Pisa, A oriente del sole e a occidente della luna: sulle tracce del Re Dorato del bosco di Caterina Agus della Universita' di Torino, “Adorando il popolo delle stelle”: I movimenti religiosi ispirati alla mitologia di Tolkien di Roberto Arduini e la presentazione della raccolta di saggi Fabbro di Oxford. Scritti e interventi su Tolkien di Wu Ming 4 (che sarà trattato più dettagliatamente in seguito).


Grande spazio è stato riservato al mondo della Terra di Mezzo durante la più grande manifestazione italiana dedicata all'Età di Mezzo: dal 25 al 29 settembre si è svolta la quinta edizione del Festival del Medioevo, questa volta incentrato sul tema Donne: l’altro volto della storia. La Tolkien Session organizzata dalla Associazione Italiana Studi Italiani, in crescita ogni anno, è giunta alla sua terza edizione (tenutasi il 27 settembre) e ha affrontato il rapporto del Professore con la figura femminile e le sue rappresentazioni ne Il Signore degli Anelli con una serie di quattro interventi nella mattinata: Pericolose e belle: le figure femminili in J.R.R. Tolkien di Roberto Arduini, Arwen, specchio di Lúthien di Sara Gianotto (responsabile editoriale Eterea, socia e saggista AIST), Galadriel, la Dama del Bosco d’Oro di Valérie Morisi (saggista, socia AIST e redattrice web del sito jrrtolkien.it) e Éowyn, dalla gabbia alla cura di Elisabetta Marchi (docente-formatore, scrittrice e saggista, vicepresidentessa AIST).


Durante il pomeriggio è seguita la tavola rotonda Tolkien tra Medioevo e Modernità alla quale ha preso parte, oltre a studiosi tolkieniani di lunga data come Roberto Arduini, Saverio Simonelli e Claudio Antonio Testi, l'eminente storico Franco Cardini.


Parlando di convegni tolkieniani del 2019 non si può non nominare il grande evento per festeggiare i 50 anni della Tolkien Society, Tolkien 2019, il quale, sebbene tenuto oltremanica, ha ospitato numerosi conferienzieri italiani. Si è trattato di festeggiamenti in grande stile, dal 7 all’11 agosto, con mostre, spettacoli teatrali, giochi, workshop, banchetti e un ricchissimo programma di conferenze. Tra gli italiani che hanno preso parte come relatori figurano i soci AIST Lorenzo Gammarelli con Depth by Paratext: How Forewords and Footnotes Helped J.R.R. Tolkien Develop a Secondary World in The Lord of the Rings, Gloria Larini con Bilbo, Ulysses and the Greatness of the Unknown, Marco Scicchitano con The educational project ‘Le Nere Lame’ with Tolkien-based background e Claudio Antonio Testi con Tolkien and Aquinas e che poi assieme a Thomas Honegger e Tom Shippey ha presentato il volume Tolkien and the classics, traduzione inglese di una serie di saggi scelti tra quelli presenti nei due volumi di Tolkien e i Classici pubblicati da Eterea Edizioni.


Tra gli italiani erano presenti anche due ricercatori universitari: Massimiliano Izzo con On the nature and corporeality of Elves and Fairies according to Tolkien ed Enrico Spadaro con To the origins of fairy-tales.

Altri studiosi indipendenti che hanno preso parte all'evento sono stati Oronzo Cilli con l'intervento Tolkien and Italy e che insieme a Tom Shippey ha presentato il suo ultimo libro Tolkien’s Library: An Annotated Checklist, ed infine Padre Guglielmo Spirito con A ray of light: the theological vision of Letter 89.


È importante ricordare anche gli studiosi esteri che hanno visitato la nostra penisola quest'anno, all'insegna di un sempre maggiore dialogo tra studiosi di varie nazioni.

A seguito della traduzione italiana del saggio Defending Middle-earth pubblicata col titolo Tolkien. Mito e Modernità (2018, Bompiani) l’autore, lo studioso canadese Patrick Curry, ha attraversato parte della penisola italica con un piccolo tour di tre tappe: a Dozza il 4 maggio, al Centro Studi – La Tana del Drago, presentato da Roberto Arduini e seguito dalla conferenza L’etica dell’eroe di Wu Ming 4; a Roma il 6 maggio, presso la libreria Eli, intervistato dagli studenti del liceo Aristofane e con la moderazione di Alberta Manni; e infine a Firenze l'8 maggio, alla libreria Todo Modo, ospite dello Smial La Musica degli Ainur assieme a Paolo Palmieri, il traduttore dell’edizione italiana.


Un'altra importante conoscitrice dell'opera tolkieniana ad aver tenuto più di una conferenza in Italia è stata Catherine McIlwaine: Tolkien Archivist presso le Bodleian Libraries di Oxford da 16 anni, nonché curatrice della mostra inglese Tolkien: Maker of Middle-earth. Il 18 e 19 maggio al castello di Barletta McIlwaine è stata l'ospite principale dell’evento Tolkien Archive: Un arazzo dalle filature mitiche e intarsi elfici, organizzato dal collezionista e studioso Oronzo Cilli, con il patrocinio della Città di Barletta ed il supporto dell’Archivio di Stato – Sezione di Barletta, della Biblioteca Comunale di Barletta “S. Loffredo”, dell’Associazione del Centro di Studi Normanno-Svevi e di varie associazioni tolkieniane quali la Tolkien Society, la Società Tolkieniana Italiana, Eldalië, Tolkien Italia e lo Smial Cavalieri del Mark. La prima giornata è stata articolata in tre sessioni di studio: The Bodleian Libraries: A Touchstone of Universal Culture, dedicato alle Bodleian Libraries dell’Università di Oxford, una delle più antiche biblioteche pubbliche al mondo; The Tolkien Archive, sul patrimonio tolkieniano conservato nella biblioteca e Tolkien Archivist, sull'attività che McIlwaine svolge da tanti anni nell' archivio tolkieniano, il suo rapporto con la famiglia del Professore, l’organizzazione della mostra Tolkien: Maker of Middle-earth. Il secondo giorno Catherine McIlwaine ha presentato il catalogo della mostra inglese e il volume Tolkien Treasures (sempre pubblicato in occasione della suddetta esposizione), seguita dalla conferenza Sailing on Noah’s Archive, con Oronzo Cilli , Giovanni Carmine Costabile, Fulvio Delle Donne, Catherine McIlwaine, Victor Rivera Magos e Santa Scommegna sull’importanza degli archivi.


E parlando di biblioteche, questa volta italiane, il 31 marzo la biblioteca comunale di Bomporto (in provincia di Modena) ha organizzato una cerimonia di intitolazione, proprio a nome del Professore. In tale occasione è stata allestita una mostra dedicata al fantastico, intitolata appunto Fantastica illustrazione, con gli artisti Ivan Cavini, Emanuele Manfredi, Livia De Simone, Fabio Porfidia e Davide Romanini; sono stati inoltre proposti laboratori di scrittura creativa con Simone Covili e di scrittura elfica con Sara Gianotto (socia AIST), la conferenza Potere e Magia di Claudio Antonio Testi, la tavola rotonda sul fantastico italiano con Simone Covili, Franco Forte, Cecilia Randall, Ivan Cavini e Fabio Porfidia; nonché un incontro con gli editori del fantasy con le case editrici Watson Edizioni e Delos Books.


Oltre alle biblioteche, Tolkien è tornato anche nelle scuole con due progetti, curati rispettivamente da Elisabetta Marchi, pedagogista, saggista e vicepresidentessa AIST, il primo, e dalla professoressa Gloria Larini anche ella socia AIST il secondo. Dal 29 gennaio, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Guido monaco di Pomposa di Codigoro (nella provincia di Ferrara) si è svolto in una delle classi terze del liceo il progetto J.R.R. Tolkien: autore del secolo. Articolato in sei lezioni tra gennaio e aprile, oltre a promuovere la conoscenza dell'autore, attraverso le tematiche dei suoi scritti si sono proposte riflessioni e approfondimenti interdisciplinari.


Dal 21 marzo un nuovo percorso didattico è stato iniziato nel Liceo Statale “Enrico Fermi” a Cecina (in provincia di Livorno). Con sette lezioni programmate da marzo a maggio, si è coperto un ampio spettro di tematiche e prospettive, con vari membri dell’AIST come relatori: Roberto Arduini, Sara Gianotto, Leonardo Mantovani, Barbara Sanguineti.


Gli ormai tradizionali appuntamenti serali dei TolkienLab, organizzati dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani per il sesto anno di seguito, hanno proposto sei nuovi incontri, divisi in tre primaverili e tre autunnali. La prima conferenza si è tenuta il 21 marzo, Tolkien e l’epica rinnovata (un confronto tra le Argonautiche di Apollonio Rodio e Il Signore degli Anelli) di Leonardo Mantovani (socio e saggista AIST), a cui è seguito l'incontro dell'11 aprile Tolkien e la musica di Chiara Bertoglio (professoressa della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, nonché socia e saggista dell’Associazione Sentieri Tolkieniani), e il 23 maggio Tra anelli e troni: Tolkien e Martin del relatore Stefano Mangusta (socio e saggista AIST). Nell'autunno i TolkienLab hanno ripreso il 10 ottobre con la presentazione del libro Il Fabbro di Oxford di Wu Ming 4, proseguire il 16 novembre con la conferenza La guerra nella Terra di Mezzo di Marco Rubboli (autore e maestro della Sala d’arme Achille Marozzo) e concludersi il 5 dicembre con una serata su Tolkien e i giochi di ruolo del relatore Marco Scicchitano (psicoterapeuta, coordinatore del LabGDR e socio AIST).


Una novità nella divulgazione tolkieniana del 2019 è stata la creazione di un podcast interamente dedicato al Professore d’Oxford, Il Mondo di Tolkien, da parte di Storytel (piattaforma europea di audiolibri e podcast) e Mimaster Illustrazione (ente formativo dell’illustrazione): otto puntate condotte da Giacomo Benelli assieme a Benedetta Lelli (autrice con Ivan Canu dell’intero programma) che ospitano esperti italiani e stranieri, affrontando il mondo tolkieniano da vari punti di vista. Le prime quattro puntate sono state lanciate il 25 luglio (A proposito di Tolkien, Le lingue, i popoli e la Terra di Mezzo, Personaggi e fonti tolkieniane, miti e leggende e Una mappa per la Terra di Mezzo), e il 18 ottobre sono seguite le restanti quattro (Tolkien, le donne, gli amori, Immaginifico Tolkien, Tolkien dopo Tolkien: successo, fortuna e imitazioni e infine Più tolkieniani di Tolkien: l'eredità). Tra gli ospiti del podcast figurano studiosi del calibro di Tom Shippey, Patrick Curry, i famosi artisti Alan Lee e John Howe, Brian Sibley (che realizzò nel 1981 la versione del Signore degli Anelli per la radio della BBC), Luca Manini (traduttore di alcune delle opere del Professore), Wu Ming 4, Quirino Principe (curatore della precedente edizione italiana del Signore degli Anelli), Licia Troisi (scrittrice fantasy), e gli studiosi italiani Roberto Arduini, Andrea Monda, Saverio Simonelli e Paolo Gulisano.


Procedendo con le iniziative divulgative, bisogna ricordare che un grande appuntamento italiano per gli amanti della Terra di Mezzo è giunto alla sua decima edizione: Sentieri Tolkieniani 2019 – Festival Fantasy e Medievale, la manifestazione nata nel 2008 assieme all’ominima Associazione. All'interno del suggestivo castello di Osasco, il 1 e 2 giugno, sono state allestite varie zone a tema, dal nome rigorosamente tolkieniano, dedicate al ristoro, al mondo ludico, alle mostre (con le opere di Emanuele Manfredi), ai bambini, al mercatino tematico, al mondo medievale e alle conferenze. Gli interventi incentrati sugli scritti del Professore e le loro derivazioni nel programma delle due giornate sono stati numerosi: Eroi ed antieroi di Paolo Gulisano, L’arte di Tolkien. Colori, visioni, suggestioni dal creatore della Terra di Mezzo di Roberta Tosi, Il male come tradimento: la rottura dei legami umani da Saruman a Denethor di Luisa Paglieri e Paolo Gulisano, Voci dal fantasy: universi a confronto con i doppiatori Edoardo Stoppacciaro e Davide Perino, Tolkien e l’astuzia: la battaglia d’intelligenza tra Gollum e Bilbo di Matteo Coero Borga, Tolkien, Dungeon Master tavola rotonda con gli autori di giochi Umberto Pignatelli e Francesco Nepitello, Massimiliano Enrico, Mauro Longo e Andrea Rossi con la partecipazione di Paolo Gulisano e Luca Tersigni, Come il male entrò nel mondo di Chiara Nejrotti e Luca Arrighini, L’anello della corruzione: da Sauron ai Nazgul di Barbara Sanguineti (socia AIST) e Renzo Caimotto, Benvenuti nella Seconda Era panel sulla serie The Lord of the Rings on Prime con Andrea Francesco Berni, Simone Novarese e Paolo Gulisano, Perire da eroe: la morte nei personaggi di Tolkien di Manuel Marras e la presentazione del libro Tolkien e i Classici 2 con le autrici Chiara Bertoglio, Chiara Nejrotti, Luisa Paglieri e Barbara Sanguineti e Roberto Arduini.


Quest'anno si sono tenute in via eccezionale anche due Hobbiton, il ritrovo annuale della Società Tolkieniana Italiana, la quale ha proposto anche un terzo evento, ovvero In viaggio verso Isengard.

Guardando nel dettaglio i singoli appuntamenti, il primo è stato la venticinquesima edizione della Hobbiton a Monopoli (provincia di Bari) il 22 e 23 giugno, ed ha ospitato gli artisti Andrea Buongiorno, Mariantonietta Scalera e Daniele Axöl, e le conferenze Tolkien’s Library – Un viaggio nella biblioteca di Tolkien di Oronzo Cilli, Tolkien e il retaggio classico tra Omero, Dante e Manzoni di Vito Fascina, L’immaginario di J.R.R. Tolkien, dai romanzi ai social media di Michele De Feudis, Da un “vizio segreto” alla subcreazione di Arda di Gianluca Comastri e le presentazioni del progetto “Biblioteca Silmarillion” di Angelica Toritto e Daniela Catozzella e del progetto Associazione “Esgaroth” a cura di Antonio Primiano Di Maria.


La manifestazione In viaggio verso Isengard, svoltasi il 27 e 28 luglio a Viterbo, ha proposto la mostra di quadri dell’artista Andrea Piparo e quella di abiti tolkieniani a cura di Veerena Stima e i seguenti interventi: Esiste una mitologia italica? di Andrea Verdecchia, Tradizione: Demitizzare la Modernità di Giovanni Sessa, Tolkien’s Library – Un viaggio nella biblioteca di Tolkien di Oronzo Cilli, Il Mito dei Nibelunghi, tra Wagner e Tolkien di Francesco Sangriso, Il Mito e la fiaba di Manlio Triggiani, Gli influssi celtici nelle opere di Tolkien di Chiara Nejrotti, Il gioco di Arda – Viaggio nella storia e nel regno ludico di Angelica Toritto e Daniele Catozzella (con l'intervento di Giuseppe Scattolini e Michele Marchetti), Tolkien tra storie e leggende di Paolo Paron, Da Eowen alle donne guerriere. La guerra dei sessi in Europa Centrale di Dario Giansanti, Tolkien e Annio da Viterbo di Rubin Jacopo, La Pietà in Tolkien di Giuseppe Scattolini.


Infine, il weekend del 14 e 15 settembre è stata la volta della ventiseiesima Hobbiton, I Regni del Nord, questa volta a Manerba del Garda. Oltre a riproporre la mostra di abiti a tema di Veerena Stima, nei due giorni si è svolto un nuovo ciclo di conferenze: Tuor e la Caduta di Gondolin tra inesorabilità del Fato e Libero arbitrio di Chiara Nejrotti, Eärendil come prototipo dell’eroe tolkieniano di Paolo Gulisano, Giochi di Arda – Seconda Era: il gioco da tavolo per il dialogo tra le generazioni di Daniele Catozzella e Angelica Toritto, Le parole di Tom Bombadil di Luisa Paglieri, Il Sindarin: introduzione al linguaggio Grigio-elfico di Gianluca Comastri, Númenor, Gondolin e la leggenda dell’isola di Ys di Paolo Paron, Il pensiero magico, tra fantasia e realtà. Un bisogno atavico di Massimo Centini.


Parte importante del modo italiano (e non solo) di vivere l'amore per la Terra di Mezzo è l'attività degli smial, il cui panorama quest'anno ha visto molte sorprese.

La prima novità da segnalare, ad inizio 2019, è la nascita dello smial di Pesaro, La Compagnia del Mallorn, col referente, Pierluigi Cuccitto, appassionato di Tolkien di lunga data e autore del blog Migrantes of Middle Earth.


Il secondogenito dell'anno è lo smial del Trentino Alto Adige/Südtirol, Gondolindrim (Popolo di Gondolin). Nato il 22 febbraio, dopo più di dieci anni dalla chiusura del precedente smial i Testadura di Trento, a lanciare il progetto sono stati Sandro Summa e Maila Cappello. Gli incontri dello smial regionale si svolgono alternativamente a Bolzano e a Trento.


Terza grande novità è S’Arda (gioco di parole tra l’articolo determinativo sardo “S’” eliso davanti al termine tolkieniano Arda), l'unione dei due smial provinciali sardi: gli Araldi di Alqualondë di Cagliari e la Compagnia del Westmarch di Sassari. I due gruppi rimangono attivi e indipendenti, con le rispettive responsabili provinciali, Elena Sanna per Cagliari e Stefania Carta per Sassari, sebbene uniscano le forze per organizzare eventi di maggior respiro. Già nel primo anno di vita S'Arda si è dimostrato molto attivo, organizzando oltre ai periodici incontri degli smial un pic nic e una passeggiata per l'Hobbit Day ( Sa Die de su Hobbit in sardo) il 22 settembre al parco San Leonardo di Siete Fuentes, un invito alla lettura de la Compagnia dell'Anello a Cagliari il 22 novembre (con Elena Sanna e Antonio Fudo Sessini) e i festeggiamenti per il Giorno di Durin (il Die de Durin in sardo), il 23 novembre a Sassari, con un ricco banchetto.


E parlando di banchetti non si può non nominare lo smial dei Beorniani abruzzesi: il primo evento organizzato dallo smial è stata la “Panarda Tolkieniana” a Bucchianico (in provincia di Chieti) il 23 marzo. La Panarda è una tradizione abruzzese di lunga data, sostanzialmente un banchetto luculliano che i signori locali offrivano per ingraziarsi il popolo. La versione tolkieniana proposta dagli abruzzesi prevedeva, oltre ad un vasto menù, musica, letture tolkieniane e la proiezione del documentario Abruzzo – Terra di Mezzo (realizzato dai Beorniani stessi), il tutto rigorosamente in abito a tema.


Il secondo grande evento abruzzese sono stati i festeggiamenti per il compleanno di Bilbo e Frodo Baggins: il 14 settembre con una cena in costume con grandi tavolate hobbit e il 15 con il Viaggio nella Terra di Mezzo, una rappresentazione teatrale itinerante della storia narrata ne Lo Hobbit, dove era possibile interagire coi personaggi e gustare pietanze differenti per ogni scena (il tutto sempre a Bucchianico).


Lo smial fiorentino La Musica degli Ainur ha proposto anche quest'anno una lunga serie di conferenze, sia al solito ritrovo, il Punto lettura Luciano Gori, che all'interno di altri eventi: il 30 gennaio il cineforum Tolkien racconta: Il Signore degli Anelli, il 20 febbraio l'intervento Tiranni e Occhi Ipnotici di Michele Balocchi, l'8 marzo la serata Dee, Maghe e Guerriere nella Terra di Mezzo con Julia Lomuto e Anna Laura Rassu, il raduno del 24 marzo per il Tolkien Reading Day, la presentazione La missione di Barbalbero. Amare e proteggere la natura della Terra di Mezzo di Anna Laura Rassu il 17 aprile, il 22 maggio l'incontro Un Trono per domarli tutti. J.R.R. Tolkien e G.R.R. Martin tra draghi, mappe e la fine del mondo e infine il 6 ottobre due conferenze al Mugello Comics, Lo Specchio di Galadriel: piante e magia in Tolkien di Valentina Fatichenti e Dalla Grande guerra alla Guerra dell’Anello di Maila Lodoli (riproposta anche il 16 novembre a Pistoia).


Oltre allo smial di Firenze, anche I Cavalieri del Mark (lo smial delle Marche) hanno proposto vari incontri oltre alle periodiche riunioni, come il ritrovo per il Tolkien Reading Day del 23 marzo, la Serata Tolkien con Oronzo Cilli il 27 aprile al Mondadori Bookstore di Barletta, la conferenza L'amore e la bellezza in Tolkien di Giovanni Carmine Costabile, con Giuseppe Scattolini, Gianluca Comastri e Greta Bertani, il 28 aprile a Forlì e il 12 ottobre la tavola rotonda su Tolkien e Newman (organizzata con la Società Tolkieninana Italiana in occasione della canonizzazione del secondo) presso la libreria San Paolo a Roma, con Greta Bertani, Oronzo Cilli, Paolo Gulisano e Giuseppe Scattolini, moderata da Martina De Nicola .