La Tolkien Society

le origini



di Charles E. Noad


[traduzione di Juhin Deliu]



La Tolkien Society non è venuta al mondo completamente formata ma ha percorso un processo esteso di gestazione prima di ottenere una forma coerente e svilupparsi in quello che è oggi. Lo scopo di questo articolo è sia di esaminare tale processo in dettaglio sia di ricordare un’era differente dell’apprezzamento di Tolkien e delle sue opere.


Prima di cominciare questa analisi della Tolkien Society, si deve far parola della cosiddetta preistoria del fandom tolkeniano (specificatamente, quello organizzato). Persone che difatti hanno ammirato e apprezzato gli scritti di J.R.R. Tolkien possono rintracciarsi già alla pubblicazione de Lo Hobbit nel 1937 ma qui si considereranno le conseguenze di appassionati che comunicano e si organizzano.


Prima di entrare nei particolari dell’originario fandom tolkieniano e lo sviluppo del Tolkien Society, sarebbe giusto riportare due dettagli importante per la formazione di questo fenomeno: i gruppi locali e gli appassionati di fantascienza. Sembra siano apparsi difatti gruppi locali spontanei di seguaci tolkieniani, accentrati nella fascia universitaria britannica e statunitense, già ai tempi dei primi raggruppamenti generali; comunque, tanti erano così locali, sparsi e tipicamente generazionali che sembrano essere stati effimeri (non tutti, come per esempio il Taruithorn). Hanno comunque avuto importanza nella formazione di organismi più ampi e alcuni si sono fatti chiamare “smials” (come i cunicoli in cui risiedono gli Hobbit), termine usato i primissimi tempi ma di cui ancora non si conosce il periodo di emergenza.


Il fandom fantascientifico ha una storia vasta che non mi propongo di approfondire; è un fatto che Tolkien abbia avuto per tanto tempo accoliti tra i lettori di fantascienza e che i primi membri del suo fandom abbiano anche avuto una vicinanza col materiale fantascientifico; lo stesso Tolkien, c’è da notare, ha avuto due contatti con questo mondo: all’inizio del 1954, ha partecipato con C.S. Lewis a una discussione informale all’Eastgate di Oxford riguardo ai meriti del viaggio spaziale con il rinomato autore e appassionato di fantascienza Arthur C. Clarke e l’ingegnere aerospaziale A.V. Clearer; inoltre, nel 1957 ha ricevuto l’International Fantasy Award per Il Signore degli Anelli al quindicesimo World Science Fiction Convention, tenutosi a Londra (per altro a una riunione speciale voluta dallo SF Luncheon Club durante la stessa manifestazione, non aperta ai membri generali).


C’è inoltre da aggiungere che in quel periodo Tolkien non era remotamente così tanto conosciuto dal pubblico generale come lo è poi diventato. Oggi è difficile evitare referenze ai suoi personaggi e i suoi scritti nei media, allora invece erano assai rare anche tra le recensioni dei giornali e delle riviste.


Il primo gruppo organizzato di appassionati tolkieniani deve esser stato The Fellowship of the Ring (la Compagnia dell’Anello), cominciato negli Stati Uniti da Bruce Pelz e Ted Johnstone. Non sono stato capace a individuare una data esatta della formazione ma la prima edizione del suo giornale, I Palantir, è datata all’agosto 1960, dopo un anno di discussioni sulla Compagna tra i suoi membri e che la prima riunione si sia tenuta durante il diciottesimo World Science Fiction Convention a Pittsburgh in data 4 settembre 1960, attesa da una trentina di fan losangelini. Ed Meškys ricorda che qualcuno abbia sentito di altri gruppi già formati, incluso uno ad Harvard; questi, presumibilmente, doveva essere tra i primissimi ma da questi particolari non se ne può ricavare niente (basti pensare che alla morte di Bruce Pelz, questo ha devoluto la sua collezione di 200.000 riviste autoprodotte allo University of California). Sono stati pubblicati quattro numeri de I Palantir (editi da Ted Johnstone e pubblicati da Bruce Pelz) in maniera assai irregolare tra l’agosto 1960 e quello del 1966. Non si sa se il Fellowship abbia avuto granché numero di membri: l’iscrizione allora costava un dollaro ma per l’iscrizione si necessitava l’approvazione di Pelz, non facile da ottenere.


Lasciando stare le complesse ramificazioni delle pubblicazioni fantascientifiche autonome dell’era, è sufficiente dire che Il Signore degli Agnelli attraesse un certo grado attenzione al loro interno. In particolare, si può riscontrare un articolo del numero 17 del Triode di Eric Bentcliffe (gennaio 1960), del vecchio fan britannico Arthur Weir (soprannominato ‘Doc’), a riguardo di come si sarebbe dovuto fare un film riguardo LotR, notoriamente titolato “No Monroe in Lothlorien!”. Una copia è stata inviata al professor Tolkien, il quale ha risposto con una corta nota di apprezzamento nell’edizione seguente (maggio 1960).


Nonostante l’apparente esclusività del Fellowship of the Ring, sembra abbia avuto una diffusione anche nel Regno Unito: qui, il seguace di Black Country Ken Cheslin è stato il primo agente britannico dell’organizzazione e ha prodotto il Nazgul’s Bane come notiziario per i suoi membri. Ci sono state almeno quattro pubblicazioni, tre del 1961 e una del 1963, con rispettivamente 2, 2, 6 e una pagina, una situazione rarefatta ma importante per quanto riguarda le prime pubblicazioni britanniche sul mondo tolkieniano. Uno dei primi associati al Nazgul’s Bane e destinatario de I Palantir è stato il fan britannico veterano Archie Mercer, del quale sentiremo parlare dopo. Notare che alla terza pubblicazione del Nazgul’s Bane, Ken Cheslin scrisse di alcune voci concernenti la pubblicazione di “THE SIRAMILLION” (o “THE SIMARILLION”) nel 1962, già allora diffuse in giro.


Nelle decadi seguenti alla sua prima pubblicazione, The Lord of the Rings, è stato pubblicato con copertina rigida (non si capisce perché nel Regno Unito non ci sia già stata allora una pubblicazione in brochure). Tutto ciò è cambiato con l’edizione American Ace a tre tomi, in brochure, a metà 1965. Senza entrare troppo nel merito, questa pubblicazione di dubbia legalità è stata la prima edizione per il mercato di massa, aumentandone la fruibilità assieme all’edizione brochure di Ballantine più tardi in quello stesso anno, in particolare nei campus universitari americani, nonostante la Tolkien Society of America (o T.S.A.) sia stato fondato solamente nella primavera del 1965 da Richard Plotz, inizialmente chiamata New York Tolkien Society. Plotz si scriveva con Tolkien, facendogli vista in Inghilterra nel 1966. Il T.S.A. pubblicò 15 edizioni de The Tolkien Journal. Già dal secondo numero, ‘Winterfilth 1965’, ci si vantava di avere membri britannici. Il terzo numero conteneva una lista di svariati gruppi locali del T.S.A., qui chiamati ‘chapters’ invece di ‘smials’, sebbene in un articolo della settima edizione, nel 1967, si sia riferito agli ‘smials’ organizzati come il modo più naturale per organizzare il T.S.A. La nona edizione, dell’estate 1968, definì Archie Mercer come l’agente britannico del T.S.A. Eventualmente, nel 1972, essa è stata assorbita nello Mythopoeic Society. Tale società (conosciuta anche come MythSoc) è stata iniziata nel 1967 da Glen GoodKnight, con attenzione accademica non solo su Tolkien ma anche su autori quali Dorothy L. Savers e George Macdonald. la Tolkien Society ha co-organizzato il Tolkien Centenary Conference nel 1992 con il MythSoc.


Sarebbe interessante studiare come si diffondessero le informazioni prima di Internet. Indubbiamente molte notizie filtravano attraverso i circoli di fantascienza da entrambi i lati dell’Atlantico, su svariate pubblicazioni autonomi di appassionati del tempo. È stato grazie ad Archie Mercer (l’agente britannico del T.S.A.), che un significante evento ha potuto prendere forma: la pubblicazione nell’ottobre 1968 della sua rivista personale, The Middle Earthworm, inizialmente per i membri britannici del T.S.A. Questo tipo di pubblicazione si definiva come ‘loczine’, con ‘loc’ acronimo di “letters of comment” (lettere di commento), siccome erano fondate sull’idea di pubblicare lettere degli iscritti, una cosa inedita per quello che Archie, sua moglie Beryl e i loro gatti erano abituati in tema di riviste alle quali erano abbonati. Tutto ciò però non era legato a qualche pubblicazione legata a qualsivoglia Society ma puramente una pubblicazione personale di Archie. Ovviamente, cominciare una tale impresa deve essere problematica ma Archie spedì la prima pubblicazione di una pagina ai membri americani e britannici del T.S.A. (oltre ad altri diretti interessati). C’è da ricordare che una buona parte di questi iscritti fossero fan di fantascienza, da il contesto ampiamente legato a ciò. Archie notò che molti applicanti chiedevano degli ‘smials’ più vicini; sebbene non ne conoscesse di tali gruppi britannici, pubblicò gli indirizzi dei membri britannici di allora del T.S.A. in quella prima edizione. Nella seconda, Archie afferma di aver contattato Joy Hill, addetta stampa degli editori di Tolkien, George Allen & Unwin, la quale affermò che il Professore stesse allora finendo le note per la sua traduzione del Gawain e il Pearl, sperando di avanzare con The Silmarillion; una previsione ottimistica, ripensandoci. La parola si diffuse e le successive edizioni della rivista aumentarono le dimensioni in relazione all’aumento della corrispondenza (Ken Cheslin è stato uno dei primi riceventi dei primi Worms, sebbene non sia mai stato un membro del Tolkien Society).


Si deve notare in quel periodo il tentativo affrettato di avviare un Tolkien Society domestico. Un’edizione del 1968 della rivista autonoma americana Mumak riportava la seguente comunicazione “ADERISCI ALLA TOLKIEN SOCIETY DI INGHILTERRA! Ora che ci sono ‘smials’ in tutto il mondo, non sarebbe appropriate averne anche dove Tolkien vive?”, riportando il contatto e l’indirizzo di Michael Ashe in quel di Maidstone, Kent. Non si sa altro di tal Michael Ashe e la Tolkien Society di Inghilterra, non apparendo nemmeno tra i corrispondenti del T.S.A. o di Middle Earthworm, da quello che si sa. Potrebbe esser stato un iscritto britannico delle fanzine americane, il quale sentiva di replicare tali organizzazioni anche dall’altra parte dell’oceano. Ora però l’idea di un Tolkien Society britannico era gamba all’aria.


Come si è visto, uno dei primi addetti alla corrispondenza del Middle Earthworm è stata Joy Hill, incaricata perlopiù ad aiutare il Professore con la posta del suo fandom, senza un ruolo focale nelle discussioni dei contenti.


Una topica principale emersa tra i lettori era sempre quella di una Tolkien Society britannico. Nel numero tre del maggio 1969, Derek Slade e ‘Fangorn’ Sawyer chiesero se fosse arrivato il tempo di avviare una filiale inglese del T.S.A., orientando quindi la pubblicazione verso quel polo. Archie Mercer concordò con l’idea ma affermò di trovarsi con troppa carne sul fuoco per organizzarsi. Nel numero quattro, Hartley Patterson pensò che il T.S. inglese fosse dovuto e Catherine Goundry concordò sulla base che il Professore fosse britannico. L’idea era avvalorata ma date le circostanze, qualcosa che non fosse solamente un’estensione di un organo già esistente e straniero.


Il sentimento generale era che qualcuno dovesse fare qualcosa e finalmente successe. Quel qualcuno fu Vera Chapman. Nel quinto numero di The Middle Earthworm dell’ottobre 1969 si propose come volontaria nell’aiutare l’organizzazione della Tolkien Society britannica, offrendo il suo tempo e le sue doti da segretaria, assistente o quant’altro sia richiesto per mettere in piedi la cosa, con la speranza che un domani avesse avuto un numero tale di iscritti da intraprendere anche una via commerciale. Nella stessa edizione, Bob Borsley disse che avrebbe voluto vedere una TS britannica oltre a una riunione simile a quelle annuali del T.S.A.


Finalmente, la sesta edizione (di novembre), riportò una lettera da ‘Belladonna Took’ (lo pseudonimo scelto da Vera Chapman) in qui annunciava se non la nascita, uno speranzoso concepimento di un TS britannico: ‘appena i numeri degli iscritti saranno sufficienti, un incontro dovrà avere luogo con un indirizzo organizzativo’. L’edizione conteneva anche una copia del foglietto pre-inaugurale sullo Society. In una colonna personale dello New Statesman del 7 novembre 1969, Belladonna Took annunciò anche lì, all’indirizzo c/o Chapman, 21 Harrington House, Stanhope St. London NW1, la formazione della TS di Britannia. Non si sa l’esatta data di pubblicazione di quel Middle Earthworm, per fare raffronti con quella colonna sul quotidiano, pubblicato di venerdì ogni settimana ma già disponibile il giovedì (6 novembre 1969); quest’ultima data si può considerare la data informale della nascita del TS. Si deve annotare che molti iscritti pensarono fosse adatto avere uno pseudonimo tolkieniano; non un’idea comoda in retrospettiva ma Vera Chapman scelse quello di ‘Belladonna Took’, la madre di Bilbo e ‘una delle tre notevoli figlie del Vecchio Took’, con il quale è ancora ricordata con affetto.


Allora appena settantenne e una dipendente pubblica in pensione oltre che lettrice di vecchia data di Tolkien, aveva un particolare motivo nel voler fondare il TS britannico: esso era la sua costernazione a riguardo del legame presente nell’immaginario pubblico tra Tolkien e il mondo psichedelico degli hippy. Ricordiamoci che erano gli anni Sessanta e del fandom di Tolkien sviluppatosi nella controcultura. Belladonna si espresse a riguardo della rivista Gandalf’s Garden nella terza edizione del The Middle Earthworm (dove apparse la sua prima lettera) e anche nel Tolkien Journal numero 10, del novembre 1969. Disprezzava il fatto che LotR fosse descritto come un ‘capolavoro psichedelico’. Gandalf’s Garden era in origine una comunità mistica che nella fine degli anni Sessanta gestiva un negozio al World’s End di Chelsea e pubblicava un’omonima rivista. A suo modo, questa caratterizzazione è stata allora un po’ esacerbata: lo stesso Garden prediligeva la meditazione alla droga. Non ricordo che i miei compagni membri della TS (mi sono iscritto a metà del 1971) ci facessero tanto caso all’universo stralunato degli hippy. Alcuni, come A.R. Fallone, erano in disaccordo con Belladonna. Suppongo ci fosse uno scontro culturale a motivazione delle posizioni di Belladonna. Il fondatore di Gandalf’s Garden, Muz Murray, ha affermato che prima dell’inizio della pubblicazione, avesse già scritto al Professor Tolkien per spiegargli la natura del GG, chiedendo inoltre il permesso di usare il nome “Gandalf” (preso da un Nano di una delle saghe Scandinave). Tolkien diede tutto la sua calorosa approvazione, con una fotografia allegata in una lettera di apprezzamento. Addirittura, scrisse di aver apprezzato la copia della prima edizione del GG ricevuta negli scambi. Belladonna non aveva forse mai esaminato il contenuto della rivista ma la reputò una rappresentazione lurida di un punto di vista che non condivideva. Più di tutto, il fatto che gli hippy non rappresentassero tutti i lettori di Tolkien, che comprendevano anche gente ordinaria. Se Tolkien aveva un particolare genere di fandom, il problema è sempre stato nel suo accostamento alla controcultura. Il punto di vista di Belladonna era appunto quello che fosse un’idea fuorviata, desiderando fondare un’organizzazione che fosse più rappresentativa della maggioranza dei lettori.


Nella stessa terza edizione del The Middle Earthworm, Jim Leppard commentò che siccome Tolkien era britannico, si dovesse usare semplicemente il nome ‘Tolkien Society’. In risposta al suggerimento di Bob Borsley per lo ‘Yulemeet’ del T.S.A., Hartley Patterson suggerì che bastasse l’EasterCon e che se abbastanza seguaci di Tolkien avessero partecipato, ci si sarebbe organizzati a riguardo. Trovo sorprendente l’idea che l’EasterCon (il principale convegno di fantascientifico britannico che si teneva nella fine settimana di Pasqua) fosse un luogo appropriato, ma abbiamo visto come i primi fan tolkieniani si siano sviluppati in questi contesti. Archie Mercer notò che da quando Derek Stokes (libraio di quello che fu il negozio di libri fantasy e SciFi Dark They Were And Golden Eyed) si mise in contatto con Belladonna allora, anche come membro del comitato dell’allora previsto EasterCon, tutto ciò potesse prendere piede. Alla fine, ci fu l’incontro all’EasterCon del 1970, di cui parleremo dopo.


Dopo questi annunci, le cose cominciano ad accadere seppur lentamente. Il 17 dicembre, in un incontro preliminare delle parti interessati, un pre-Comitato, si tenne nell’appartamento di Belladonna, la quale pubblicò nello stesso mese la prima edizione del Belladonna’s Broadsheet, esplorando le ambizioni della Society. Questa corrispondenza in A4 scriveva che ‘Qui… comincia la Tolkien Society britannica - il suo nome esatto può essere ridiscusso, cosa su cui non ci si è ancora trovati’.


Nel settimo The Middle Earthworm del gennaio 1970, Belladonna annunciò che ‘la Tolkien Society avrà il suo incontro inaugurale alla London University, Rigby Room, Central Collegiate Building, Gower St., London NW.1, il 29 gennaio di giovedì, alle 7:30. Tutti benvenuti’.


Così fu. Come riportato dal numero otto del The Middle Earthworm così come dal terzo Belladonna’s Broadsheet, questo incontro inaugurale è stato tenuto sotto gli auspici dell’Hobbit Society dello University College London, od ‘Hobbitsoc’, alcuni dei quali erano già iscritti al Middle Earthworm. Si sa che l’Hobbitsoc abbia preso vita nel 1966 o 1967. Più di trenta persone erano presenti alla riunione. Tanto si discusso e tanto si programmò, in questo che era perlopiù un incontro dell’Hobbitsoc rispetto che uno della TS, raccomandandosi di ratificare delle proposte fatte ai prossimi incontri effettivi della TS. Si fece tanto parlare del nome, decidendo che sarebbe andato bene ‘The Tolkien Society’, evitando un accostamento nazionale, cosa poi approvata.

Un comitato composta da Vera Chapman come Presidentessa e Segretaria ‘al presente’, Sharyn Stead come Tesoriere e Altri Membri Derek Slade, Steven Thomson, Derek Stokes, Keith Bridges e Alex Holdschmidt dell’Hobbitsoc, quest’ultimo eletto in una successiva riunione della TS. Si contavano già sessanta membri. Gli obiettivi della Society erano:

  1. Incoraggiare l’apprezzamento dei lavori di Tolkien.

  2. Promuovere e conservare un’immagine della Terra di Mezzo incontaminata da visioni contrarie all’intenzione dell’autore.

  3. Apprezzare la fantasia della Terra di Mezzo in accordo ai propri gusti individuali.

La sottoscrizione fu provvisoriamente fissata a 50 pence l’anno. Sharyn Stead si dimise come tesoriere, rimpiazzata da Philip Ansley-Watson. Il numero due del Belladonna’s Broadsheet, di marzo, annunciò un ulteriore incontro per il cinque marzo, da tenersi all’UCL per ordine dell’Hobbitsoc ma tutto ciò non è mai successo possibilmente perché Belladonna era malata. Come si vedrà, tale incontro ci metterà del tempo ad accadere. Ai tempi c’era anche molta incertezza sulla natura e l’esistenza della Society, fatti affrontati con l’ordine del giorno.


Come notato, fu deciso di avere un incontro speciale della TS al prossimo EasterCon, tenutosi al Royal Hotel di Londra, la domenica del 29 marzo. Questo ebbe vita, sebbene in un insolito locale in disuso rispetto allo stesso hotel. L’incontro fu ampiamente informale e inconclusivo, perlopiù moderato da Derek Stokes, Keith Bridges oltre che allo scrittore SciFi Kenneth Bulmer. Gli appassionati di fantascienza Darroll e Rosemary (o solo Ro) Pardoe si fecero volontari a editare la rivista, avendo esperienza nella produzione di fanzine, rispettivamente Les Spinge e Seagull. La questione del nome della Society fu di nuovo ripresa, con Arthur Cruttenden come proponente per il semplice “Tolkien Society”. Una delle ragioni per tale insipidità fu quella di un Eastercon ricordato come il peggiore, senza menzione di opere di fantasy, in un pessimo hotel con personale arrogante e il bar chiuso alle 10 di sera, demolito per altro la settimana prossima.


Tra gli altri eventi, l’Hobbitsoc ebbe una festa il 30 aprile davanti a un focolaio nella foresta di Epping. Il primo maggio 1970, su suggerimento di Joy Hill, Belladonna scrisse una lettera al professore Tolkien, introducendo la Society e le sue mire, includendo una copia di Belladonna’s Broadsheet. Non si sa se abbia avuto una risposta.


Nei mesi a venire, continuarono a uscire pubblicazioni. Il numero 3 del Belladonna’s Broadsheet uscì a metà giugno: oltre a citare la summentovata lettera, Belladonna annunciò che sarebbe stata l’ultima edizione e che la Society si sarebbe espresso con The Mallorn edito dai Pardoe, con la prima edizione verso autunno. Si contarono circa 70 nomi. Fu annunciato che una costituzione fosse stata fissata, giusto per aprire un conto bancario a nome della Society. Nel numero 10 di The Middle Earthworm, Ro e Darroll Pardoe confermarono le voci e nel numero 11 di settembre, dissero di sperare nell’uscita del Mallorn primo a ottobre, aggiungendo che necessitassero urgentemente di fondi (senza alcuna sorpresa). Come il Broadsheet, si pensava di pubblicarlo ogni tre mesi. Le cose si stavano muovendo; notare anche una lettera di Derek Slade, descritto come ‘Gran Maestro dell’Università Smial, Oxford Farthing’. Altre curiosità: un picnic Hobbit ad Hampstead Heath il 7 giugno e più tardi quel mese, a Golders Hill.


Settembre vide l’arrivo di un’altra rivista personale, Gamma, prodotta da Phil Spencer. Egli sentì che non ci fosse granché di attività nei primi nove mesi della Society e che si dovesse parlare di materiale del genere Cappa e Spada oltre a Tolkien.


Il numero 2 di Gamma, di ottobre, propose l’idea di un bollettino distinto, offrendosi di distribuire e editarne uno. Il tesoriere pensò che ci sarebbe stato abbastanza denaro da supportare sia il periodico principale che un bollettino ogni sei settimane. Alla riunione di Comitato dell’8 ottobre, la proposta di un bollettino “interim” di Phil fu discussa e subito accettata, pubblicata col primo Mallorn come “The Tolkien Society Bulletin”. Dato che entrambi sono stati pubblicati per primi assieme, non è chiaro se l’interim fosse un tappabuchi per coprire il tempo sino alla pubblicazione trimestrale del Mallorn o che dovesse essere una pubblicazione intervallante, sebbene io propenda per la seconda idea. Comunque, la necessità di un frequente bollettino divenne apparente, anche se Amon Hen ci mise del tempo a prendere la sua forma corrente. Nella stessa edizione di Gamma, Rosemary Pardoe scrisse che sarebbe stata contenta di discutere di altri autori fantasy nel Mallorn.


Finalmente, a metà ottobre 1970, le due pubblicazioni apparirono assieme per posta con la seconda del Gamma. Nel suo editoriale, Ro Pardoe, si disse d’accordo con il terzo principio della Society ma non con il secondo, data la contraddizione evidente e una visione troppo restrittiva. Assieme al Mallorn, c’era pure una copia della Costituzione come allora. Il motivo di questo ritardo, quattro mesi dal numero 3 del Belladonna’s Broadsheet dal primo Mallorn, fu secondo Darroll Pardoe dovuto a problemi finanziari. Decisero quindi di mollare l’edizione del Mallorn a questo punto (Ro doveva focalizzarsi sulla sua laurea con lode) e affidarla al Laurelindorenan Smial a Richmond, Surrey, capitanato da Steven Thomson. Questo Smial consisteva in sei maturi membri perlopiù femminili, impegnati nell’università. In una lettera a un futuro Middle Earthworm, Ro aggiunse che la Society non fosse povero ma che fosse difficile accedere a risorse finanziarie. Il Bulletin annunciò un incontro generale da tenersi il 20 novembre, ancora allo UCL.


Questo tanto atteso incontro registrò venti persone, con considerazione sulla Costituzione. Essa fu costruita su svariati incontri, principalmente da Philip Ansley-Watson e il figlio di Belladonna Denis Chapman, un ‘mago della legge’. Per aprire un conto bancario era necessario che la Society operasse come entità legale. All’inizio fu accettata una soluzione pro forma, rigettata mezz’ora dopo con vari emendamenti. Michael Lightfoot, uno studente di legge, propose l’idea di rigettare la Costituzione, offrendosi di farne una lui, offerta accettata dal Comitato. Ciò fu un passo indietro che costò tempo nella sua risoluzione. Ci fu una lunga discussione in materia all’incontro di Comitato dell’8 ottobre nell’appartamento di Belladonna. Agli Incontri Generali, Keith Bridges fu eletto Presidente, Philip Ansley-Watson tesoriere e Vera Chapman segretaria, tutti in maniera temporanea sino a nuovo incontro e Costituzione. Il Laurelindorenan Smial prese controllo del Mallorn. Tutto ciò non fu la migliore pubblicità per la Society. Ro Pardoe disse di aspettarsi un fiasco ma che questo fosse ridicolo; comunque apprezzò la festa conseguente.


Nel frattempo, la Society andava avanti. A dicembre il numero 2 del The Tolkien Society Bulletin e il numero 3 del Gamma. A gennaio 1971 uscì il secondo Mallorn, il terzo The Tolkien Society Bulletin e il quarto Gamma. I membri ora salivano a 100. Delle copie del secondo e terzo Mallorns furono distribuite alla vendita per il pubblico in pochi sedi, quali Dark They Were And Golden Eyed. Mallorn n° 3, The Tolkien Society Bulletin n° 4 e Gamma n° 5 seguirono a giugno, Si può notare che l’ambizione straordinaria del fare uscire il Mallorn ogni tre mesi fosse perlopiù rispettata: tre mesi tra la prima e seconda edizione, cinque tra la seconda e la terza, tre mesi tra la terza e la quarta. Dopo ciò, gli intervalli crebbero. Keith Bridges propose, nel quarto bollettino, la possibilità di una conferenza del TS, un primo richiamo a quello che sarebbe stato l’Oxonmoot. Ci furono incontri occasionali, mi è stato detto, delle parti interessate al Globe, un pub londinese in cui i fan di fantascienza si incontravano il primo giovedì del mese.


Il Laurelindorenan Smial tenne una festa a Richmond Park il quattro luglio. Non sono sicuro se io ci fossi (ero appena entrato nella TS), però so di aver partecipato a un barbecue celebrante il compleanno di Bilbo nelle foreste dietro la casa di Keith Bridges, a Welwyn Garden City il 18 settembre.


Si svolgeva ora un evento di cruciale importanza per lo sviluppo della Società. In una riunione del Comitato del 13 maggio, è stata presa una decisione, non da ultimo su sollecitazione di Keith Bridges, per risolvere una volta per tutte la Costituzione. Come pubblicizzato nel quarto Tolkien Society Bulletin del giugno 1971, il 10 luglio si sarebbe tenuto un incontro di un'intera giornata a casa di Keith Bridges: questo doveva essere il "Grand Constitution Meeting". L'assenza di una Costituzione ratificata era stata un ostacolo per troppo tempo. Questo incontro aveva lo scopo di riunire tutte le parti interessate per creare qualcosa di presentabile e realizzabile. Questo è stato fatto; se non avesse avuto successo, sospetto che dopo non ci sarebbe stata una società. (mi è stato detto che c'era "una grande quantità di barbecue e una massiccia partita a Mah-Jong", che forse ha contribuito ad addolcire l'atmosfera). Steven Thomson ha successivamente preparato una bozza della Costituzione dagli appunti che ha preso durante la riunione. Tutto ciò che era necessario ora era riunire un'Assemblea generale per ratificarlo; ma ci è voluto ancora del tempo. Anche in questa riunione, Phil Spencer ha rassegnato le dimissioni dalla redazione del Bulletin, il che significava che, per il momento, la Società era senza bollettino.


Nel frattempo, il Mallorn n° 4, l'ultimo di Laurelindorenan (come si è scoperto), è uscito verso settembre. Si contarono 65 membri; chiaramente molte persone erano diventate insoddisfatte delle difficoltà della Società.


Il Comitato decise un'assemblea generale per il 23 ottobre ma, per farla breve, gli avvisi non furono inviati in tempo e solo uno o due aspiranti partecipanti perplessi si presentarono all'University College di Londra all'incirca all'orario stabilito. Alcune persone, tra cui Keith Bridges e Howard Rosenblum, si sono poi riunite nell'appartamento di Belladonna dove hanno tenuto una riunione informale in modo che la giornata non fosse completamente sprecata. È stato notato che Philip Ansley-Watson non si vedeva da tempo e sembrava non raggiungibile. Si discusse tanto e si convenne che a gennaio, a Welwyn Garden City, si sarebbe tenuta un'assemblea generale annuale adeguatamente organizzata e notificata. Prima di allora ci dovrebbe essere una verifica delle finanze e qualcuno disposto a fare da nuovo Tesoriere.


Fu il 29 novembre 1971 che la moglie del professor Tolkien, Edith, morì. Ho un vago ricordo di Steven Thomson che mi diceva che il Comitato intendeva inviare un telegramma di cordoglio a Tolkien. Ricordo che ero incerto sulla correttezza di ciò e sollecitai cautela. Non so se il telegramma sia mai stato inviato.


Forse in parte in risposta alla sensazione generale che le cose non andassero da nessuna parte, Hartley Patterson pubblicò, da novembre, la sua fanzine personale, “News From Bree”, che, come Gamma (ancora in corso, ma cessata con il n. 7), aveva lo scopo di smorzare le cose nella Società, soprattutto in considerazione dell'assenza di un bollettino regolare dopo le dimissioni di Phil Spencer. Le questioni iniziali erano principalmente basate su Tolkien, ma ci fu un graduale spostamento verso altri interessi di Hartley, e dal n. 16 si trattava esclusivamente di diplomazia e giochi di guerra. Molti problemi sono stati risolti con gli invii di Mallorn e il bollettino della Società.


La Società in quel momento era nel pantano. Le cose non stavano accadendo, i problemi non venivano affrontati. Infine, la prima riunione del Comitato dopo circa sei mesi dal 13 maggio, si è tenuta il 4 dicembre. Intorno a questo momento John Martin accettò di servire come nuovo redattore del bollettino. Il 12 dicembre, in preparazione per la prossima Assemblea Generale, un'altra riunione del Comitato ha intrapreso un controllo delle finanze della Società nell'appartamento di Belladonna.


Tolkien ricevette un CBE ai New Year’s Honours del 1972 e, per il suo ottantesimo compleanno il 3 gennaio 1972, la Società inviò questo telegramma:


CONGRATULAZIONI PER L'80 ° COMPLEANNO E L'ONORE. ALTRI 50 ANNI PER BATTERE IL VECCHIO TOOK.”

THE TOLKIEN SOCIETY (IN GRAN BRETAGNA)


Ciò fu "ufficialmente" incoraggiato, poiché la notifica del compleanno era stata ricevuta da Allen & Unwin in ottobre. C'era un piccolo avviso di congratulazioni da parte della Società nella colonna "COMPLEANNI" del Times del 3 gennaio, che diceva: "TOLKIEN. Il professor J. R. R. Tolkien, C.B.E. Congratulazioni per il tuo ottantesimo compleanno. "Elen sila lumenn’ omentielmo. " The Tolkien Society.". E la Società inviò al Professore del tabacco (la migliore miscela Latakia) in un barattolo di porcellana verde, con un disegno di cacciatori e cervi in ​​bianco, che fu consegnato ad Allen & Unwin con la seguente nota:


DA tutti gli Hobbit, Elfi, amici Elfi, Nani, Ent, Numenoreani, Rohirrim, ecc. Ecc. Ecc. del TOLKIEN SOCIETY (in Gran Bretagna) con amore, onore e sincere congratulazioni, al creatore di così tante meraviglie. Sebbene non sia paragonabile alla vera LONGBOTTOM LEAF, speriamo che questo susciti almeno qualche anello di fumo di felice ricordo.


LA SOCIETÀ DI TOLKIEN

21, Harrington House

Stanhope Street

London N.W.1.”


La sera del 3 gennaio Joy Hill telefonò a Vera Chapman per dire che il professore era felicissimo: “Di tutti gli omaggi ricevuti, questo è stato quello che gli ha dato il maggior piacere. C’era la possibilità che l’avesse scritto personalmente.” E un mese dopo ha fatto proprio questo. In una lettera alla "Sig. V. Chapman” , datata 6 febbraio 1972, e inviata tramite Allen & Unwin, scrisse:


Gentile Sig.ra Chapman,

Ringrazio lei e la Tolkien Society per

i vostri auguri e il vostro gentile regalo per il mio 80 ° compleanno. Ho apprezzato moltissimo la sua generosità.

Auguri,

Cordiali saluti,

J.R.R. Tolkien [firmato]


Infine, si tenne un'assemblea generale nella casa di Keith Bridges a Welwyn Garden City il 15 gennaio 1972 alle 15:00, a cui parteciparono circa tredici membri. La Costituzione fu votata e infine ratificata, stabilendo così la Tolkien Society come entità legale e furono eletti funzionari: Keith Bridges come presidente, Belladonna come segretaria, Archie Mercer come tesoriere e Jonathan Simons come vicepresidente. Gli ufficiali nominati erano Janet Lee come assistente segretaria, Hartley Patterson membro senza portafoglio, John Martin l'editore del Bulletin e l'editore di Mallorn Steven Thomson con Laurelindorenan Smial. Questa occasione potrebbe essere considerata l'inizio formale della Società, in opposizione al suo inizio informale con la pubblicità del New Statesman. Così, con la sua prima vera e propria Assemblea Generale Annuale, la Società si è formata. Le dimissioni di Philip Ansley-Watson furono accettate. Aveva avuto problemi di salute e da allora era partito per un corso di addestramento per ufficiali con l'esercito. Al fine di mettere le finanze della Società su una solida base, fu deciso di cancellare la perdita nei conti di £ 13 e chiudere ufficialmente la Tolkien Society, la riunione che poi formò la Tolkien Society 1972. Per citare: 'Fu ... proposto che "THE TOLKIEN SOCIETY 1970" fosse liquidato e tutto il denaro fosse trasferito a "THE TOLKIEN SOCIETY 1972" ... La riunione fu ripresa sotto gli auspici di cui sopra [cioè "THE TOLKIEN SOCIETY 1972"], alle 16; Costituzione accettata in toto.". Non ricordo di aver sentito prima o dopo che il titolo della Società avesse un suffisso numerico. L'abbonamento annuale fu fissato a £ 1.


La notizia dell'Assemblea Generale Annuale fu riportata nel primo numero, datato gennaio 1972, del nuovo Bollettino Ufficiale della Società, Anduril, a cura di John Martin. Tuttavia, questo era un no. 0 della rivista, non un no. 1. Questo fu stato spiegato nell'editoriale: "Numerato 0, perché questo è più un volantino che annuncia il ritorno di un T.S. Bollettino e chiedendo, dicendo, PRESSANDO tutti voi là fuori di prendere, con le vostre mani piccole e cattive, le vostre penne, mettere su carta E SCRIVERE!!!!!!!' Sì, ragazzi e ragazze, anche allora, redattori di bollettini mancavano di contributi. Tuttavia, per un volantino, era una pubblicazione piuttosto sontuosa di 14 pagine stampate da 8 pollici x 10 pollici, con un elenco di membri di 4 pagine, che dava i nomi di circa 80 membri paganti.


Va menzionata qui una piccola fanzine personale chiamata Nazgul, prodotta da John Abbot dello Yorkshire per i membri della T.S., che fece la sua prima apparizione nel febbraio di quell'anno e che è troppo bella per essere dimenticata. Composto dalle osservazioni di John su questioni tolkieniane, con contributi dei lettori, il suo senso dell'umorismo meravigliosamente asciutto creava un gradito contrasto con il tono a volte fin troppo serio delle pubblicazioni ufficiali. Furono pubblicati sette numeri in tutto, fino al 1977.


Il prossimo Mallorn fu un po’ ritardato. Quando Belladonna chiese informazioni al riguardo, circa un mese dopo l'Assemblea generale annuale, le fu inviato un mucchio di materiale e pochissimo lavoro su esso dopo il numero precedente. Agendo come "redattore" temporaneo, con l'assistenza di Hartley Patterson e John Martin, mise insieme il nuovo numero, pubblicato verso l'inizio di aprile.


Pubblicato un po’ più tardi è stato il numero 1 dell’Anduril. Questo conteneva un volantino dell'editore di Tolkien, George Allen & Unwin, che pubblicizzava la loro gamma di libri di Tolkien; forse un segno, in qualche modo, di riconoscimento "ufficiale". In particolare, sulla copertina c'era un'illustrazione di John Martin che ritrae quello che penso sia inteso come un soldato di Gondor che ha festeggiato la vittoria su Sauron: giace contro un fienile, un boccale vuoto di birra in mano, con un giovane donna scarsamente vestita che sbircia da dietro il fienile. Da un palo penzolava quello che presumibilmente è il suo vestito, con le parole "Abbiamo vinto la guerra!" scarabocchiate sopra. Temo che Belladonna non abbia approvato. Sul retro di copertina c'era il disegno campione del compianto Virgil Finlay per Lo Hobbit, che, come ora sappiamo, Tolkien approvò. Tuttavia, uno Hobbit illustrato da Finlay non vide mai la pubblicazione, il che è un peccato poiché Finlay fu uno degli artisti professionisti di fantascienza/fantasy più talentuosi di sempre.


Martedì 27 giugno 1972, Vera Chapman, in rappresentanza della Tolkien Society, partecipò a una festa di sherry tenutasi in onore di Tolkien negli uffici di Allen & Unwin a Ruskin House, 40 Museum Street, a Londra, dove ebbe il privilegio di incontrare lo stesso professor Tolkien. Come annotato nel suo racconto dell'evento, è riuscita a scambiare qualche parola con lui (tenendo presente che anche tutti gli altri volevano fare altrimenti). Dopo alcune osservazioni relative alla pianta della belladonna (Tolkien potrebbe aver frainteso il suo riferimento allo pseudonimo della sua società di "Belladonna Took"), lei gli chiese se avrebbe acconsentito a essere il presidente onorario della società, a cui lui rispose: "Certamente". Gli diede un breve resoconto della Società Tolkien prima che altre persone parlassero con lui. In una successiva, ultima parola con lei, il professore notò che era contento di essere di nuovo a Oxford, sebbene fosse piena di crimini e criminali: la sua medaglia CBE e alcuni gioielli di sua moglie erano stati rubati. Tolkien si separò dalle parole. "Se posso aiutare la vostra società in qualsiasi modo, lo farò", prima che il capo dell'azienda, Rayner Unwin, lo scortasse via.


Luglio vide la pubblicazione del numero 2 di Anduril. Un'altra sontuosa produzione, questa è stata infatti l'ultimo Anduril ad essere il bollettino della Società. John Martin l'aveva sempre più visto come la sua rivista di fantasy in senso generale. Novembre vide il primo numero di Amon Hen - tranne per il fatto che non si chiamava così, ma Henneth Annûn (anche se almeno si chiamava Numero 1). Dicembre ha visto una spedizione congiunta di Amon Hen n. 2 e Anduril n. 3. Nessuna spiegazione è stata offerta per il cambio di nome (o, piuttosto, il ritorno al nome corretto), sebbene, in una lettera nel n. 2 di The Middle Earthworm, del febbraio 1973, John Martin ha ammesso che la sua mente "stava vagando un pò” quando stava digitando il primo numero. Il numero 3 di Anduril fu l'ultima distribuita dalla Tolkien Society, ed era ormai diventata una rivista indipendente (è un punto molto controverso se il n. 3 in effetti era un Tolkien-zine in quanto tale. I numeri 0-2 sicuramente lo erano, e i numeri 4–7, sino all’ultimo, sicuramente non lo erano; il numero 3 è borderline, anche se probabilmente i collezionisti ossessivi lo vorrebbero). Un elenco fornisce circa 115 membri allora.


Il numero 6 di Mallorn uscì nel gennaio 1973, ora a cura di Jon M. Harvey. Conteneva "Belladonna va a una festa", il suo resoconto dell'incontro cui summentovato col professor Tolkien. Amon Hen no. 3 seguì un po’ più tardi. L'appartenenza è stata annotata a 120 persone.


La prima assemblea generale annuale che ebbe un oratore ospite alla cena si è svolta il 17 febbraio, presso lo Sherlock Holmes Hotel di Bloomsbury. Questa fu Joy Chant, autrice di Red Moon e Black Mountain. Alla presenza di circa trenta persone, gli ufficiali eletti erano Hartley Patterson come presidente, Vera Chapman come segretaria, Archie Mercer come tesoriere e Jonathan Simons come vicepresidente (anche se questa sembra essere l'ultima volta che una tale carica sia esistita). Gli ufficiali nominati erano Howard Rosenblum e John Martin come rappresentanti dei membri, John Martin come redattore del bollettino e Jonathan Simons come caporedattore di Mallorn. L'abbonamento è stato portato a £ 1,50 (ora che avevamo la valuta decimale).


Questo è stato riportato un po’ senza entusiasmo da John Martin in Amon Hen n. 4 in aprile - lo ha definito un "evento noioso"; chiaramente lo splendore si stava esaurendo per lui. Tuttavia, ha notato che "La costituzione, che finalmente ha fatto la sua comparsa, dopo essere stata indisponibile per un anno; per il quale ringraziamo Keith Bridges, è stata ratificata così com'era". John si lamentò inoltre delle persone che "giocano alle costituzioni". Conservo un vago ricordo di Jill Bridges, forse a questo evento, che depositava una pila di pubblicazioni davanti al Comitato, riducendo così la possibilità di essere nominata assieme a Keith alla T.S. Chiaramente, la questione delle costituzioni non era del tutto finita quando questo A.G.M. è successo (forse Keith Bridges aveva avuto l'unica copia, e ormai aveva iniziato ad allontanarsi dal fandom di Tolkien.)


Amon Hen no. 5 è emerso a giugno. Annunciò lo svolgimento di un'Assemblea Generale Speciale della Società per prendere in considerazione un piccolo emendamento alla clausola 14 della Costituzione riguardante la composizione del Comitato, prevista per il 30 giugno presso il pub di Londra dove il gruppo locale (il Northfarthing Smial) poi ha continuato ad incontrarsi. È stato poi seguito da un picnic a Regent's Park.


J.R.R. Tolkien morì domenica 2 settembre 1973. Anche se forse non era inaspettato alla sua età avanzata, la notizia era ciononostante, naturalmente, di grande tristezza. Il funerale si tenne allo Saint Anthony of Padua a Headley Way, Oxford, il 6 settembre, alla presenza di Vera Chapman in rappresentanza della Tolkien Society. Il 17 novembre si è tenuta una cerimonia commemorativa al Merton College Chapel, alla presenza della signora Chapman e di Jessica Kemball-Cook per la Società. Fu in quest'ultima occasione che la Società stabilì un contatto con Priscilla Tolkien, la figlia del Professore, il cui approccio amichevole e generoso verso la Società, specialmente nei confronti degli Oxonmoots, è stato di inestimabile valore per la Società e i suoi membri.

La Società inserì un piccolo avviso nella colonna "IN MEMORIAM" del Times nel numero del 4 settembre:


"TOLKIEN. — Professor J. R. R. Tolkien il 2 settembre 1973. Ricordato da tutti gli amici della Terra di Mezzo nella società di Tolkien. “Namarië! Nai hiruvalye Valinor / Nai elye hiruva. Namarië!".


Amon Hen no. 6, a settembre, era un numero molto abbreviato a causa degli altri impegni del direttore, ed era comunque il suo ultimo numero. Un foglio in più è stato aggiunto alla fine per registrare la morte di Tolkien. I membri erano 80.


Il 1974 si apre con Mallorn n. 7 e Amon Hen [n. 7]. Quelle parentesi quadre sono intenzionali: questo numero del bollettino era, va detto, un affare decisamente frammentario, e il numero di emissione è stato accidentalmente omesso. La dimensione del foglio era 8¼ "x 11", leggermente superiore rispetto a 8 "x 10" dei numeri precedenti. È stato curato da Keith Walker e Stuart Clark. La maggior parte della questione fu, appropriatamente, affrontata con materiale necrologio sul professor Tolkien, incluso un resoconto del servizio funebre di Belladonna. Il nuovo Mallorn è stato curato da Numenorean Smial di Pinner, Middlesex, guidato da Susan Adler, sebbene Jonathan Simons fosse ancora "capo redattore".


A gennaio è uscito anche Nazgul n. 4 (in realtà datato dicembre 1973). John Abbot fece la proposta dal suono innocuo: “Cosa ne pensate dell'idea di un Oxfordmoot quest'anno? Sul serio. Mentre guardavo la replica del film televisivo "Review" sul professor Tolkien, mi ha colpito se la Soc. potesse essere interessata ad organizzare una visita ufficiale, mirando le guglie… forse qualche modesto hotel potrebbe essere selezionato come H.Q. e forse un Grand Tour organizzato per visitare alcuni dei college, birrerie e punti più belli della città...".


Amon Hen no. 8 (numerato questa volta), ora sotto la direzione esclusivamente di Keith Walker, si lamentava della mancanza di materiale dai membri. Era in gran parte riempito da materiale di Jim Allen e un articolo su "The Hidden People" di Rosemarie Green. Il direttore ha annunciato che questo sarebbe stato il suo penultimo numero.


L'assemblea generale annuale del 1974 si è svolta all'Ivanhoe Hotel di Londra il 16 febbraio. Jonathan Simons è stato eletto presidente, Vera Chapman come segretaria, Janet Gibbs (nata Lee) come tesoriere e Howard Rosenblum come membro ordinario. Stuart Clark è stato nominato redattore del bollettino e Jonathan Simons ha continuato come caporedattore di Mallorn. L'abbonamento è rimasto a £ 1,50. L'appartenenza "è stata segnalata lo scorso maggio a 115, ma ora vicino a 150" (come riportato in Amon Hen n. 9). Alla morte di suo padre, Christopher Tolkien ha ricevuto un’offerta il posto di Presidente Onorario della Società, ma si pensava che fosse meglio che il titolo rimanesse con suo padre per sempre. Così è stata proposta e sostenuta con entusiasmo la mozione che il professor Tolkien fosse presidente onorario della Società in perpetuo. È stata approvata anche l'idea di tenere una riunione a Oxford - una "Oxonmoot". La Società è stata particolarmente fortunata coi suoi relatori ospiti quest'anno, dato che erano Austin Olney, capo degli editori americani di Tolkien, Houghton Mifflin, e Rayner Unwin, direttore di Allen & Unwin. La sensazione generale era che la Tolkien Society fosse “avviata”. La Società è sempre stata grata a Rayner Unwin per il suo atteggiamento premuroso e disponibile nei suoi confronti. È stato oratore ospite tre volte in tutto, oltre a partecipare a tre Oxonmoot, inclusa la Conferenza del centenario del 1992. Entrambi i loro discorsi sono stati molto interessanti. Austin Olney ha osservato che un buon editore ama pubblicare buoni libri, ma qualsiasi editore deve pubblicare libri che vendono. Nel pubblicare Tolkien sentiva che stavano facendo entrambe le cose. Rayner Unwin ha suscitato (come si può ben credere) molto interesse con la notizia del lavoro che si stava facendo sul Silmarillion. Erano presenti anche Joy Hill e Pauline Baynes. Un rapporto su quanto precede è stato riportato in Amon Hen n. 9 a marzo.


Mallorn [n. 8] (il numero per qualche motivo è stato omesso) uscì a giugno. A cura di Jonathan Simons, riportava un articolo sui discorsi all'A.G.M. dal suo attuale autore, così come molto altro. Amon Hen no. 10, ora tornato al formato 8"x10", edito da Stuart Clark, uscì alla fine di giugno. Portava notizie dell'imminente Oxonmoot, che ora doveva includere visite a The Eagle and Child, e alle tombe di Tolkien e di C.S. Lewis. Amon Hen no. 11 rivelò che si intendeva utilizzare la visita per deporre una corona di fiori sulla tomba del Professore.


Il primo vero Oxonmoot si è svolto nel fine settimana da venerdì a domenica, dal 13 al 15 settembre 1974. I partecipanti si sono riuniti al The Welsh Pony (ribattezzato "The Prancing Pony" per l'occasione, ora defunto) il venerdì sera. Il sabato hanno visitato la Bodleian Library per vedere la mappa originale di Narnia di Pauline Baynes, hanno deposto una ghirlanda sul busto di Tolkien di Faith Tolkien presso la Biblioteca della Facoltà di Inglese (un fotografo dell'Oxford Mail si è presentato qui), hanno visitato il sagrato della chiesa di Santa Croce a Holywell per vedere la tomba di Charles Williams, pranzò al The Eagle and Child (dove uno studente americano in visita che era anche un membro della Mythopoeic Society si presentò e fu invitato a unirsi ai 16 esistenti per fare il conteggio totale per il primo Oxonmoot fino alle 17) e nel pomeriggio ha visitato i college di Exeter e Merton. In serata sono stati ricevuti a casa di Priscilla Tolkien, dove erano presenti anche Michael Tolkien e sua moglie Joan. Sono stati raccontati molti aneddoti familiari del Professore. La domenica ha visto una visita al cimitero di Wolvercote, dove una ghirlanda è stata posta sulla tomba di Tolkien e sua moglie, e recitato "A Elbereth Gilthoniel". Il pranzo fu preso alla locanda The Trout, dove fu deciso che Oxonmoot d'ora in poi sarebbe stato un evento annuale. Da questi piccoli inizi è cresciuto quello che senza dubbio è diventato di gran lunga il singolo evento più popolare dell'anno della Società.


Il successivo Amon Hen, no. 12, di settembre, era preparato troppo presto per avere un rapporto su Oxonmoot, ma si era espanso a 17 pagine stampate e Stuart Clark era ora assistito da sua moglie, Rosie, nella redazione della rivista. C'era, tuttavia, un rapporto dettagliato sul procedimento Oxonmoot al n. 13, per ottobre. Questa è stata una sontuosa produzione di 40 pagine. Sono stati elencati 180 membri allora.


Amon Hen no. 14, del febbraio 1975, si riduceva a sole 24 pagine, seguite in circa un mese dal n. 15, sempre di 24 pagine, che riportava un rapporto sull'Assemblea generale annuale, che si era tenuta al Bloomsbury Centre Hotel di Londra il 22 febbraio. Jonathan Simons, Vera Chapman, Janet Gibbs e Howard Rosenblum sono stati rieletti ai loro incarichi rispettivamente di presidente, segretario, tesoriere e rappresentante dei membri, mentre Stuart e Rosie Clark sono stati nominati redattori dei bollettini e Jonathan Simons ha continuato come caporedattore di Mallorn. Inoltre, è stata nominata Vanessa Bryant come assistente segretario. L'abbonamento annuale alla Società è stato aumentato a £ 2,50 (il rapporto di Amon Hen diceva: "contrariamente alla nostra convinzione, la sottoscrizione è fissata dal comitato e non dall'AGM", il che deve aver sorpreso alcune persone). I membri dichiarati erano 240. I nostri relatori ospiti erano Priscilla Tolkien ed Elizabeth Horrocks. Il primo non ha bisogno di presentazioni; quest'ultima è stata la vincitrice di Mastermind della BBC TV nel 1974 e una delle sue materie specialistiche è Tolkien.


Giugno e luglio hanno visto una visita in Inghilterra di Glen e Bonnie GoodKnight della Mythopoeic Society. Visitarono vari punti di interesse tolkieniano, incluso un appello a Christopher Tolkien, che allora stava preparando il Silmarillion per la pubblicazione. Il 26 luglio la Northfarthing Smial di Londra ha tenuto un incontro speciale per Glen e Bonnie.


Il nono Mallorn è uscito a fine giugno. Jonathan Simons ha annunciato che sarebbe stato l'ultimo suo. Di particolare interesse è stata "Tolkien's Walk (un inaspettato collegamento personale con Tolkien)" di Canon N.S. Power, così come parte della corrispondenza della Società con Michael Tolkien.


Amon Hen no. 16 era un’altra pubblicazione di 24 pagine di Stuart e Rosie Clark a maggio. Tuttavia, il prossimo numero, no. 17, segnò un cambiamento: si trattava del primo numero in formato A5, lo stesso che usiamo attualmente. È stato scritto su fogli A4 ma poi l'immagine di ogni foglio è stata ridotta alla dimensione A5 nella riproduzione. Una particolarità, tuttavia, dei primi due numeri nel nuovo formato era che non erano pinzati ma cuciti in un filo continuo lungo il dorso.


La successiva Assemblea Generale Annuale si tenne all'Hampstead Town Hall di Londra il 21 febbraio 1976 (il lettore potrebbe aver notato a questo punto una certa tendenza a tenere assemblee generali a Londra; questo, credo, era dovuto al fatto che la maggior parte del a Londra o vicino a Londra ed era più semplice organizzare l'incontro a livello locale. Tuttavia, in considerazione del fatto che la Tolkien Society aveva molti membri che non vivevano nella capitale, al momento in cui scrivo solo un altro AGM (Annual General Meeting) si è tenuto a Londra da allora, con tutto gli altri tenutisi in varie altre località in Gran Bretagna). I relatori ospiti erano Priscilla Tolkien e Humphrey Carpenter. A questo punto si sapeva che Carpenter era stato scelto per scrivere la biografia autorizzata di Tolkien, e il suo discorso più interessante ha dato ai membri un'idea di questo lavoro in corso. Per quanto riguarda gli affari della società, Stuart Clark ha annunciato che sperava di pubblicare un altro numero di Amon Hen, anche se, come si è scoperto, non è stato in grado di farlo e il compito è passato a Jessica Kemball-Cook. Le cariche elette sono proseguite con le stesse persone in carica dell'ultima Assemblea Generale, ma con una notevole eccezione. Vera Chapman (Belladonna Took) si è dimessa dalla carica di segretario per la meritata pensione. Le fu presentato un calice 'mithril', con inciso 'A Belladonna Took, con grati ringraziamenti dalla Tolkien Society' e 'Elen síla lúmenn' omentielvo', come segno di riconoscimento dei suoi servizi nel far partire e organizzare la Compagnia, attenendosi a quello che doveva sembrare un compito ingrato nei tempi più difficili. Il suo posto di segretario è stato preso da Jessica Kemball-Cook. Janet Gibbs ha detto che il suo lavoro di tesoriera era in fase di cessione e che un segretario per i soci avrebbe il compito di iscrivere nuovi membri e inviare promemoria (all'A.G.M. del 1977, Lester Simons fu eletto come primo segretario per i soci).


Nella misura in cui il ritiro di Belladonna segna, credo, la conclusione della fase di apertura della Società Tolkien, porto ora questo resoconto a una conclusione.


Ci furono ancora alcuni ulteriori aggiustamenti per quanto riguarda le pubblicazioni della Società. Amon Hen no. 19 è stato il primo numero di quella rivista ad essere pinzato piuttosto che cucito lungo il dorso. Mallorn no. 10, a cura di Kevin Young, espone per la prima volta in copertina un magnifico disegno di un albero di mallorn di Pauline Baynes, realizzato appositamente per la rivista. Questa è stata mantenuta come copertina standard, nella sua forma originale, fino al n. Mallorn. 36 nel 1998. Come per i precedenti Mallorn, n. 10 è stato pinzato sul lato sinistro per tenerlo insieme. Il numero 11, in modo univoco, aveva le sue pagine perfettamente rilegate all'interno di una copertina avvolgente. Il numero 12 è tornato alla pinzatura laterale. Solo con no. 13 Mallorn ha raggiunto la sua forma finale, con una spina dorsale pinzata. Il primo dei seminari annuali, o seminari, ebbe luogo nel 1986 e anche Oxonmoot iniziò ad avere un flusso di conferenze “serie”. Ci sono stati diversi adeguamenti alla Costituzione da apportare nel corso degli anni, così come la questione dello status di charity della Società, stabilita alla fine del 1977, da decidere.


Ma tutti questi sviluppi successivi appartengono a un altro racconto.


In chiusura potremmo soffermarci a riflettere su quale epoca diversa fosse allora, quando iniziò la Società. Ha operato con pochi soldi, non sorprendente visti i budget limitati dei suoi membri, in gran parte giovani. Tutte le comunicazioni avvenivano per posta, eccezionalmente per telefono e faccia a faccia quando le persone erano fisicamente presenti nello stesso luogo. Tolkien era ancora vivo e, quindi, potenzialmente accessibile, anche se, per quanto ne so, i membri della Tolkien Society non erano tra coloro che gli telefonavano nel cuore della notte o gli davano la caccia per le strade di Oxford. E alcuni di noi aspettavano con il fiato sospeso il Silmarillion - perché ormai era di dominio pubblico che Tolkien ci stava lavorando. E, naturalmente, il suo editore era ancora George Allen & Unwin, guidato da Rayner Unwin, il cui atteggiamento disponibile e comprensivo nei confronti della Società ha fatto tanto per incoraggiarci e, credo, per convalidare i nostri sforzi. Abbiamo fatto molta strada. In effetti, la Tolkien Society deve essere uno degli esempi più longevi di organizzazioni del suo tipo. Speriamo che, nonostante un ambiente mediatico molto cambiato, continui a servire come mezzo per riunirsi per coloro che trovano meraviglia e significato nelle opere di J.R.R. Tolkien.


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Questo resoconto dei primi giorni del T.S. è una versione alquanto rivista e aggiornata di quella apparsa su Mallorn n. 50 (autunno 2010). Si basa principalmente sulla mia collezione delle prime riviste menzionate nel testo e, in alcuni casi, sui miei ricordi e appunti. Tuttavia, per quanto riguarda in particolare le vecchie fanzine degli anni Sessanta, sono particolarmente grato al collezionista di fanzine Tolkien per eccellenza Gary Hunnewell per la sua incondizionata assistenza. La straordinaria storia di Rob Hansen del fandom di fantascienza britannico dai suoi inizi alla metà degli anni Ottanta, che fornisce alcuni dei retroscena di alcune delle persone qui menzionate, può essere trovata su http://www.ansible.co.uk/Then/. Sono grato a Jonathan Simons, a Rosemary e Darroll Pardoe per aver letto le prime bozze di questo racconto. Inutile dire che i suoi difetti rimangono i miei.