Bosco Atro

Analisi e anticipazioni sul nuovo progetto cinematografico tolkieniano


In attesa de Lo Hobbit



di Lorenzo “Saebi” Pedretti e a cura di Filippo Rossi


[tratto dalla rubrica “Bosco Atro” in LIVING FORCE Magazine, rivista trimestrale pubblicata dal fan club YAVIN 4 (www.yavinquattro.net)]




Riportiamo su Endòre il meglio della rubrica di LIVING FORCE Magazine “Bosco Atro”, dal 2008 dedicata all’evento Hobbit. E’ il doppio prequel dell’epocale trilogia filmica de “Il Signore degli Anelli” creata dal cineasta neozelandese Peter Jackson, che fin dal 1997 fermò il mondo cinematografico; e in seguito, dal dicembre 2001 al dicembre 2003, riuscì a portare John Ronald Reuel Tolkien nelle sale, rivoluzionò il Fantasy sul grande schermo e segnò la passione di tantissimi appassionati.

Oggi si ripete quella titanica, indimenticabile esperienza della cine-saga tolkieniana girata per vari anni in Nuova Zelanda. PJ ha confermato che sarà lo scrittore e il produttore esecutivo di due film sequenziali anteriori alla trilogia, entrambi ispirati al romanzo d’esordio di Tolkien: “Lo Hobbit” (1937). Lo staff creativo Weta è lo stesso, pluripremiato, della vecchia impresa dell’Unico Anello.

Dicembre 2011, dicembre 2012… erano queste le date di uscita dei due film (il primo nel decennale della Compagnia dell’Anello), poi ritardate di un anno esatto per problemi produttivi - che hanno portato anche alla rinuncia del regista prescelto, il grande messicano Guillermo del Toro.

Grazie al contributo del tolkieniano di YAVIN 4 Lorenzo “Saebi” Pedretti approfondiamo cronologicamente, trimestre per trimestre, il colossale progetto Fantasy. Dall’estate 2008, l’avvio della pre-produzione; passando per questo scorcio di 2010; fino ad un inverno ancora distante in cui lo Hobbit designerà il più giovane erede. Addentriamoci nel BOSCO ATRO...



Questa è la storia di come un Baggins ebbe un’avventura e si trovò a fare e dire cose del tutto imprevedibili…” – J. R. R. TOLKIEN, “Lo Hobbit”



1/Dicembre 2009

L’INIZIO DEL VIAGGIO SI AVVICINA





O Smog (Smaug) il terribile, non sono venuto per ricevere regali. Volevo solamente darti un’occhiata e vedere se eri veramente così grande come dice la tua fama... In verità canti e leggende sono assolutamente inferiori alla realtà, o Smog, Principale e Massima Calamità!...” - J. R. R. TOLKIEN, Bilbo Baggins parla col drago Smaug, Lo Hobbit





COME PROCEDE LA PRODUZIONE?

Proprio quando l’attesa di notizie concrete sullo Hobbit si è fatta più snervante, il 5 novembre l’aggiornato e affidabile fansite TheOneRing.net è corso in soccorso rivelando numerosi aggiornamenti provenienti direttamente da una “fidatissima fonte interna alla produzione”.

Lo script di entrambi i film è pervenuto nelle mani di Ian “Gandalf” McKellen e di molte altre persone. I produttori e scrittori neozelandesi Peter Jackson, Philippa Boyens, Fran Walsh e il regista messicano Guillermo del Toro stanno attualmente “dando una sistemata agli ultimi dettagli dei due script, ma le persone importanti hanno già letto una bozza. La produzione è attualmente nella fase di storyboarding, ossia quando l'intero film viene pre-visualizzato come una sorta di enorme fumetto completo di indicazioni per le inquadrature”.

I lavori sul set in esterni a Matamata in Nuova Zelanda, dove si trova Hobbiville, proseguono ma a quanto pare sono solo la punta dell'iceberg: “La progettazione dei set e dei costumi è già pronta al 50%”. La pre-produzione del film è quindi a buon punto. Inoltre, qualche tempo fa TheNoldorBlog ha sottolineato che gli Stone Street Studios di Peter Jackson sono stati ampliati: a ottobre è stato costruito un nuovo, enorme teatro di posa per le riprese in studio. Il vecchio teatro di posa abbattuto era, all'epoca, il terzo più grande al mondo, e venne utilizzato per girare “King Kong”: possiamo immaginare quanto sarà immenso quello nuovo...

Inoltre, “i team di ricerca di ambientazioni sono già al lavoro: i location scout neozelandesi sono nell'Isola del Sud a cercare location ideali per le riprese e sono già stati identificati numerosi posti”.



LE CREATURE SECONDO GUILLERMO DEL TORO

Il lavoro del team che si occupa della progettazione di mostri e creature è pressoché completo e attualmente sono i corso i primi test per i modelli animati e i pupazzi animatronici. È probabile quindi che nello Hobbit vedremo creature molto realistiche che mescoleranno modelli reali e animazioni. Lo stesso Guillermo del Toro ha parlato alla Weta, annunciando meraviglie sulle creature e i mostri: “Nella Trilogia la maggior parte delle creature sono brutali o non sanno parlare. Nello Hobbit le creature parlano: Smaug ha delle splendide battute, lo stesso dicasi per il Grande Orco. Quindi abbiamo dovuto progettarle con un approccio diverso, perché non ci stiamo limitando a sviluppare delle cose spaventose. Inoltre, volevo che alcuni mostri nello Hobbit fossero maestosi. Il design di Smaug, quello di cui sono più orgoglioso, è ancora in corso: stiamo definendo ora la sua palette di colori e la texture della pelle. L'intera progettazione è durata un anno. Questo a causa delle caratteristiche uniche del Drago. Sin dall'inizio volevo che Smaug fosse diverso da qualsiasi drago mai realizzato. Il problema è stato dare vita a quella idea, penso che ce l'abbiamo fatta. I Ragni saranno incredibili visivamente, e in modo diverso da quanto lo era Shelob. Sono creature dell'oscurità, della foresta. Non nidificano nel terreno, ma dentro a dei canopi, quindi fisicamente si sono adattati a quell'ambiente. Abbiamo anche studiato i veri ragni, in Nuova Zelanda ce ne sono di giganteschi, e un paio di persone del team di progettazione ne sono veramente ossessionate”. E riguardo al momento in cui dovrà girare la Battaglia dei Cinque Eserciti, Del Toro dice: “Sinceramente non vedo l'ora. C'erano moltissime battaglie nella Trilogia, quindi una delle cose a cui abbiamo dovuto pensare per prima è stata: come rendere le scene d'azione e di battaglia innovative e diverse? Perché all'epoca erano scene innovative, con vallate enormi e fortezze invase dai guerrieri. Successivamente uscirono Troy, Narnia, tutto il resto. E' diventato piuttosto comune realizzare scontri tra eserciti in CGI. Abbiamo trovato una buona soluzione, penso che le battaglie si distingueranno”.



IL PRIMO DEI NANI HA UN VOLTO? E C’È IL CAMMEO...

A cinque mesi dall'inizio delle riprese dei due film, iniziano a circolare voci sugli attori che potrebbero ottenere delle parti nei kolossal. Ci sono ben tredici Nani a cui dare un volto, ed è proprio per uno di questi che Ain’t It Cool News riferisce il primo rumour. Il sito sostiene infatti che Brian Cox, attore scozzese che abbiamo visto interpretare il colonnello William Stryker in “X-Men 2”, sarebbe in lizza per il ruolo di uno dei Nani. Il vero dilemma è: quale potrebbe interpretare? Che si tratti proprio di Thorin Scudodiquercia?

Il 10 novembre del Toro ha annunciato che interpreterà un personaggio in un cammeo nello Hobbit, proprio come fece Peter Jackson nei tre film del Signore degli Anelli. La notizia arriva da una video intervista in tedesco, nella quale dice: “Nello Hobbit interpreterò un piccolo mostro. Non un mostro importante ma uno sullo sfondo”. Sul forum di TheOneRing.net il regista ha confermato tutto: “Ho messo mano al design di questa creatura e realizzerò personalmente i trucchi prostetici che andranno sul mio viso e sulle mie mani. Avrò un paio di frasi da dire e poi morirò molto in fretta”.



PARLA PETER JACKSON

Peter Jackson ha parlato al sito inthenews.co.uk rivelando a che punto lui, Fran Walsh, Philippa Boyens e Guillermo del Toro sono con gli script dei due film, confermando quanto lasciato intendere da Ian McKellen: lo script del primo dei due film è stato scritto e attualmente è in corso il lavoro sul secondo. “Abbiamo concluso la prima sceneggiatura e l’abbiamo mandata alla major cinematografica, che sembra decisamente contenta del risultato. Siamo a metà strada nella stesura del secondo script; Philippa, Fran, Guillermo e io stiamo finendo il lavoro e ci stiamo divertendo molto. E' stata un’ esperienza interessante. Avevo paura che sarebbe stato difficile tornare a scrivere queste cose, ma non appena abbiamo iniziato ci siamo divertiti un mondo, ed è stato facile. La mia parte preferita nella realizzazione di un film è la stesura della sceneggiatura. E' la parte nella quale c'è meno pressione, è la più creativa e divertente”.

La major è la Warner Bros., di cui la New Line Cinema è diventata una divisione produttiva. Il fatto che il secondo script sia quasi finito dimostra che la pre-produzione è in tempo: le riprese inizieranno a marzo/aprile, c'è tutto il tempo perché anche questo script venga letto, approvato e riceva un budget.

Peter Jackson ha poi confermato quanto sopra alla première di “Amabili Resti”, il suo ultimo film, che si è svolta il 24 novembre: “Speriamo di concludere il secondo script alla fine di quest'anno o all'inizio del prossimo. Quando gli script saranno completi, potremo iniziare a calcolare esattamente il budget necessario. Speriamo di iniziare a girare a metà dell'anno prossimo. Comunque, lo studio non ci ha ancora dato il via libera per i film”. C'è chi specula sul fatto che il ritardo nel dare il via libera ai film dipenda dalle pressioni della Warner, che in questo modo intenderebbe mettere ancor più in difficoltà la MGM e costringerla a vendergli i diritti di distribuzione del franchise (a quel punto la Warner possiederebbe tutti i diritti dei film). Logiche di questo tipo, comunque, sono abbastanza estranee a Peter Jackson e al suo entourage, che ha confessato di preferire lavorare al di fuori dagli studios e dedicare il giusto tempo alla stesura degli script dei suoi film, indipendentemente dalle scadenze.



COMINCIA UFFICIALMENTE IL CASTING

Peter Jackson ha infine dichiarato in un’intervista riportata dall'Hollywood Reporter che il casting per i protagonisti dello Hobbit ha avuto inizio ufficialmente a Londra e a Los Angeles a partire dall’8 dicembre. “Faremo audizioni per ciascun ruolo. Credo molto nel fare grosse audizioni in giro per il mondo per trovare l'attore giusto, l'ho sempre fatto e mi è servito a trovare nuovi attori molto interessanti. Se ti concentri seriamente sulle audizioni, troverai un mucchio di talenti incredibili”.

Jackson ha negato che ci siano attori già fermati per alcun ruolo, escluso Ian McKellen per il Grigio Pellegrino, e che James McAvoy sia stato avvicinato per il ruolo di protagonista Bilbo Baggins. “Oltre a Ian, che ovviamente vogliamo torni nella parte di Gandalf, non stiamo offendo ruoli a nessuno finché non avremo fatto un giro di casting”. Ciò significa che i contratti non verranno firmati prima di qualche settimana, il che quadra con il programma di Jackson e del Toro di terminare entrambi gli script dei due film entro fine anno, ricevere l'approvazione dalle major coinvolte e stabilire un budget definitivo. Solo allora sarà possibile chiudere dei contratti.

Si parla di un eventuale coinvolgimento di non altri che del rocker Tom Waits (anche attore, appena visto nel Parnassus di Terry Gilliam), e della ricerca di un’attrice per un ruolo ancora misterioso.

Peter Jackson ha infine spiegato che né lui né del Toro sentono necessario trovare delle superstar: “Questi film non sono mai stati dei prodotti che si reggono sulle superstar. La vera star è J.R.R. Tolkien e il mondo che ha creato. Non abbiamo alcuna pressione, vogliamo trovare gli attori giusti. Cercare qualcuno adatto a interpretare uno Hobbit non è facile come potreste immaginare. Hanno un aspetto fisico e una sensibilità particolari. E lo stesso si può dire di un Elfo o di un Nano. Sono personaggi del Fantastico, ma devono essere interpretati da persone giuste, gli umani giusti che riescano a tradurre in realtà questi personaggi di fantasia”.







2/Marzo 2010

BILBO STA PER GIUNGERE A NOI!





Ditemi cosa volete che faccia, e io farò del mio meglio, anche se dovessi andare a piedi da qui al più Lontano Oriente e combattere i selvaggi Draghi Mannari nell’Ultimo Deserto. Un mio pro-pro-pro-prozio, Ruggitoro Tuc, una volta…” - “Sì, sì, ma era molto tempo fa. Io stavo parlando di te” - J. R. R. TOLKIEN, conversazione tra Bilbo Baggins e il Nano Gloin, Lo Hobbit





I GIOVANI HOBBIT NON CI SARANNO

Peter Jackson ha da tempo confermato che, oltre a ritorni obbligati come Sir Ian McKellen (Gandalf) e Andy Serkis (Gollum), ne “Lo Hobbit” rivedremo probabilmente anche Hugo Weaving (Elrond) e Cate Blanchett (Galadriel). Alla fine di dicembre il produttore neozelandese dei due film ha invece specificato chi, molto probabilmente, non tornerà: i giovani Hobbit protagonisti de “Il Signore degli Anelli. Va detto che né Frodo, né Sam, né PipinoMerry erano nati all'epoca in cui è ambientata la storia; tuttavia, tempo fa si era parlato della possibilità che alcuni di loro (soprattutto Frodo, interpretato da Elijah Wood) comparissero all'interno di scene ponte che legassero Lo Hobbit alla Trilogia. Le parole di Jackson lasciano quindi immaginare che l'ipotesi sia stata abbandonata da quando si è deciso di raccontare nei due film solo la storia dello Hobbit integrandola con passaggi tratti dalle Appendici del Signore degli Anelli.



NOTIZIE E SMENTITE

Per tutto il mese di gennaio si sono succedute notizie e smentite sulla produzione del film. Il 6 gennaio Production Weekly ha annunciato via Twitter che attualmente le riprese dello Hobbit sono programmate per iniziare a giugno e che si protrarranno per circa 14 mesi. Ormai da qualche settimana si parla di casting e le audizioni per alcuni ruoli sono in corso a Londra e Los Angeles. Intanto MovieSpoilers ha pubblicato quello che successivamente è stato definito dall’affidabile TheOneRing.net (che è in contatto con membri della produzione) un “casting call impreciso e non vero”. I casting call sono documenti utilizzati per le audizioni; nell'elenco venivano presentati i seguenti personaggi: Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia, Fili e Kili, Bard, Gloin, Radagast, Itaril, Un Guerriero Elfico, Il Sindaco, Primula Brandibuck, Drogo, Alfrid e la voce di Smaug. Oltre al fatto che mancano molti Nani e altri personaggi (forse perché per quei ruoli la produzione ha già preso contatti con attori e non intende fare audizioni), è più che altro la presenza di Itaril, descritta come “un’Elfa silvana guerriera", a destare perplessità. Nonostante sia infatti noto che i realizzatori del film daranno spazio a un ruolo femminile (anche se nel romanzo non ve n’è traccia), risulta difficile pensare che la soluzione sia inventare un personaggio di sana pianta.

Anche il rumour sulla possibile partecipazione di Tobey “Spider-Man” Maguire alle riprese nel ruolo di Bilbo Baggins è clamorosamente falso. Peter Jackson e Guillermo del Toro hanno smentito tutto: “Non è assolutamente vero, anche se siamo grandi fans di Tobey. Stiamo facendo le audizioni per Bilbo proprio ora, e nel giro di un mese o due faremo i primi annunci. Insomma, ci vorranno ancora alcune settimane prima che venga rivelato il nome di chi farà parte del cast”. Le riprese, intanto, sono state confermate a giugno: il Southland Times segnala che dei location scout della casa di produzione dello Hobbit stanno perlustrando la zona di Queenstown, nell'Isola del Sud in Nuova Zelanda, per trovare le location adatte per le riprese negli stessi luoghi dove è stato girato “Il Signore degli Anelli”.

L’attore Simon Pegg avrebbe infine rivelato chi interpreterà Bilbo nei due film jacksoniani/deltoriani. Il 20 gennaio l'attore, che assieme a David Tennant ha firmato ormai da mesi per partecipare a “Burke and Hare” di John Landis, ha scritto online quanto segue: “Sembra che David Tennant farà una visita alla Terra di Mezzo…” salvo poi cancellare questo post. Inutile dire che la cosa a cui chiunque potrebbe pensare è che Tennant sia in trattative per partecipare allo Hobbit, le cui riprese impegneranno i protagonisti per buona parte del 2010 e del 2011. Il nome di Tennant era uscito già mesi addietro per il ruolo di Bilbo Baggins, quindi per i fans si è trattato della vera e propria rinascita di un rumour. Ma sapendo che per i primi annunci ufficiali riguardo al cast dovremo aspettare almeno un altro mese, anche questa notizia va considerata un’inesattezza.



BILBO, L’ANTIEROE

Mentre si attende che esca il nome dell’attore che dovrà interpretare l’eroe, succedendo alla grande interpretazione di Sir Ian Holm nella Trilogia, sembra giusto soffermarsi sulla storia di questo grande Hobbit, decisamente un personaggio fuori dall’ordinario e centrale nel mondo di John Ronald Reuel Tolkien.

Sua madre era la famosa Belladonna Tuc, una delle tre figlie di Gerontius Tuc, detto anche il “Vecchio Tuc”, capo degli Hobbit che vivevano oltre il piccolo fiume Acqua, ai piedi della Collina. Circolava la voce che un antenato dei Tuc si fosse sposato con una fata: era assurdo, ma di sicuro c’era qualcosa di non tipicamente hobbit in loro, e ogni tanto qualche membro del clan Tuc, sparendo discretamente, partiva ed aveva avventure dalle quali tutti gli altri Hobbit si sarebbero tenuti alla larga; perciò i Tuc non erano rispettabili come i Baggins. In Bilbo sembra convivere una sorta di dualismo: da una parte l’amore per le comodità di una vita tranquilla e rispettabile in una lussuosa casa hobbit, dall’altra un’eredità Tuc mai sopita, alla quale fa appello Gandalf, che lo coinvolge in una straordinaria avventura. La scena in cui Bilbo, basito, si trova la casa invasa da Nani smaniosi di tesori e battaglie è memorabile: da un momento all’altro Thorin lo chiama “audace Hobbit” e “compagno cospiratore”, e poco dopo il dubbioso Gloin sostiene che il loro ospite gli è sembrato solo “un tipetto saltellante sullo zerbino”, più un bottegaio che uno “scassinatore”. L’orgoglio e la caparbia Tuc si destano. Senza capire bene come, il giorno dopo Bilbo corre all’appuntamento con lo Stregone e i Nani, al Drago Verde di Lungacque. All’inizio è più un impaccio per i Nani, ma il caso vuole che, dopo l’attacco degli Orchi sulle Montagne Nebbiose, egli scopra l’Unico Anello e sfugga al viscido Gollum. Nel corso del viaggio Bilbo salva i Nani dai Ragni, li libera in seguito dalle prigioni degli Elfi e riesce a far alleare Elfi, Uomini e Nani proprio alla vigilia della Battaglia dei Cinque Eserciti. Fortunato, astuto, saggio, leale: Bilbo non ha mai fatto pentire Gandalf della sua scelta lungimirante. E anche in seguito Bilbo è destinato a una vita speciale: stabilirsi a Gran Burrone, scrivere poesie e invecchiare serenamente (anche grazie al potere dell’Anello) fino al traguardo dei centotrentuno anni, che lo porta a battere il record detenuto dal suo avo Gerontius.

Paragonato alla mole e alla complessità de “Il Signore degli Anelli”, “Lo Hobbit” è una storia più semplice caratterizzata da un tono quasi fiabesco. Nondimeno è anche un lavoro complesso, e il personaggio di Bilbo è centrale nel lavoro di Tolkien, che scardina il modello fiabesco. Egli, che pure è l’eroe del romanzo, non ha subito l’esilio e la perdita di un tesoro da riconquistare (destino toccato invece ai Nani), né può vantare nobili origini come Thorin. Il suo viaggio comincia per caso: Bilbo si sente assolutamente inadeguato ad affrontarlo e deve passare qualche tempo prima che il suo ruolo eroico si manifesti. È l’antieroe per eccellenza, una creatura piccola la cui vera vittoria è l’acquisizione di una saggezza superiore - esattamente l’esperienza che vivrà Frodo molti anni dopo: anche lui un Hobbit destinato ad un’avventura incredibile che lo segnerà profondamente fino al punto di sentirsi troppo cambiato per rimanere nella Contea e di dover salpare verso Valinor. Bilbo, pur vecchissimo, lascerà la Terra di Mezzo e nuovamente partirà, stavolta per le Terre Immortali con l’amato nipote – e con Gandalf e gli ultimi Elfi. Un po’ come l’Ulisse dantesco che decide di lasciare la patria Itaca pur dopo dieci anni di guerra di Troia e altrettanti di viaggi nel Mediterraneo... per riprendere la via del mare.









3/Giugno 2010

IL TRAVAGLIATO VIAGGIO DI BILBO BAGGINS





“ ‘Ma chi me l’ha fatto fare di lasciare la mia caverna!’ disse il povero signor Baggins rimbalzando su e giù sulla schiena di Bombur. ‘Ma chi me l’ha fatto fare di portare questo disgraziato di un piccolo gobbi in una caccia al tesoro!’ disse il povero Bombur, che era grasso e procedeva traballando col sudore che gli colava sul naso per il caldo e il terrore...” - J. R. R. Tolkien, punti di vista di Bilbo Baggins e del Nano Bombur, Lo Hobbit





IL RITARDO DELLE RIPRESE E DELL’USCITA DEI FILM

Il 29 aprile scorso la Warner Bros. ha spiegato all'Hollwyood Reporter e a The Wrap che i due film (ancora) di Guillermo del Toro, inizialmente previsti per dicembre 2011 e dicembre 2012, usciranno in realtà a dicembre 2012 e dicembre 2013. Il ritardo di un anno rispetto alle date inizialmente annunciate dipende dal fatto che gli script erano stati appena consegnati, e che la Warner e la Mgm stanno pianificando i budget: le riprese non inizieranno prima dell'autunno, rendendo impossibile l'uscita del primo dei due kolossal per il 2011.

Un mese dopo, il 29 maggio, durante un intervento telefonico nel corso della presentazione alla stampa di “Splice”, da lui prodotto, Guillermo del Toro ha confermato l'attuale stato di apnea della produzione dello Hobbit. A causa dei problemi finanziari della Mgm, che possiede un’ampia porzione dei diritti di produzione, non si può prevedere una data precisa per l’inizio delle riprese, anche se pare che la produzione tenga novembre 2011 come data ideale, il che consentirebbe di girare le scene sul set di Hobbiville nel favorevole periodo della primavera e dell’estate neozelandese. Del Toro ha spiegato che, dopo due anni di lavorazione, “le creature sono tutte progettate, assieme ai set, alle scenografie e ai costumi. Abbiamo realizzato gli animatic, abbiamo pianificato le sequenze d'azione, siamo davvero pronti per quando il film riceverà il via libera. Non sapremo nulla finché la situazione della Mgm non sarà risolta”.

Del Toro ha inoltre aggiunto che una vera e propria frustrazione attanaglia tutta la produzione. L'unica fase che sembra ancora da definire è quella del casting, poiché non è possibile bloccare gli attori senza sapere quando esattamente inizieranno le riprese. Infine, la possibilità che il film venga girato in 3D pare ancora molto remota: “Il budget, il programma delle riprese, il costo del film, il numero di giorni delle riprese e tutto quanto sono stati calcolati senza pensare al 3D. C'è la possibilità che venga girato in 3D? Attualmente non è stato pianificato”.



DEL TORO LASCIA LA DIREZIONE DELLO HOBBIT!

Il 31 maggio, con una mossa decisamente drammatica, il regista messicano Guillermo del Toro ha annunciato di aver abbandonato la direzione dello Hobbit a causa dei continui ritardi nel via libera alle riprese!

Continuerà tuttavia a lavorare al film in qualità di co-sceneggiatore.

Ecco cosa ha scritto lui stesso al fansite TheOneRing.net: “Alla luce dei prolungati ritardi nel decidere quando dare inizio alle riprese dello Hobbit, sono costretto a prendere la decisione più difficile della mia vita. Dopo quasi due anni passati a vivere, respirare e progettare un mondo ricco come quello della Terra di Mezzo di Tolkien, devo, con profondo disappunto, abbandonare la regia di questi due meravigliosi film. Sono grato a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens, la New Line e la Warner Bros. e tutta la mia troupe in Nuova Zelanda. Ho avuto il privilegio di lavorare in uno dei paesi più grandiosi della Terra, con alcune delle migliori persone mai incontrate nella nostra arte, e la mia vita sarà diversa per sempre... Le pressioni crescenti e i conflitti con altri progetti già programmati hanno sommerso il tempo originariamente previsto per il film... Auguro alla produzione la migliore fortuna, e sarò il primo in fila a vedere il film concluso. Rimango un alleato dei suoi realizzatori attuali e futuri, e supporterò totalmente una transizione dolce verso un nuovo regista”.

Questo il commento del produttore esecutivo Peter Jackson: “Siamo molto tristi di vedere Guillermo andarsene, ma ci ha tenuti completamente informati e capiamo come il prolungarsi dei tempi di sviluppo di questi due film - a causa di ragioni al di là del controllo di chiunque - abbia compromesso il suo impegno nella realizzazione di altri progetti a lungo termine. Alla fine, Guillermo non era in grado di dedicare sei anni della sua vita a realizzare esclusivamente questi film in Nuova Zelanda, quando il suo impegno programmato era di tre anni. Guillermo è una delle menti creative più notevoli che abbia mai incontrato, ed è stata una gioia lavorare con lui. La visione di Guillermo è incastonata all'interno delle sceneggiature e dei progetti di questi due film”. Dopo che gli era stata affidata la regia dei due film nel 2008, nei mesi successivi del Toro aveva annunciato il coinvolgimento in numerosi altri progetti, il che probabilmente ha reso insostenibili i continui rinvii dell'inizio delle riprese.

Jackson ha aggiunto che del Toro continuerà a lavorare alla sceneggiatura de “Lo Hobbit” per diversi mesi, “finché gli script non saranno perfetti. La New Line e la Warner si riuniranno con noi per assicurare una transizione priva di conseguenze”. Jackson non cita la Mgm perché la compagnia, pur possedendo i diritti internazionali di distribuzione dei film, al momento è impossibilitata a prendere decisioni a causa dei suoi problemi finanziari. Comandano gli obbligazionisti: a metà luglio scadrà l'ennesimo rinvio del pagamento degli interessi, e a breve la compagnia dovrebbe decidere se vendere o andare in fallimento.



PETER JACKSON ALLA REGIA?

Il primo giugno, in un lungo articolo sul Dominion Post, PJ ha raccontato di aver incontrato i rappresentanti delle major coinvolte per iniziare la ricerca di un nuovo regista, ma ha anche rivelato che, se non si trovasse la persona adatta a girare il film in maniera convincente e nei tempi giusti, potrebbe anche dirigerlo lui. Il problema è che è impegnato a girare un altro film nel 2011: il secondo episodio di “Tintin”, la saga in performance capture 3D realizzata da lui e Steven Spielberg. Le altre major con cui ha firmato contratti da regista e sceneggiatore per due film potrebbero non permettergli di uscire dai contratti. A questo punto per Jackson è molto importante proteggere gli investimenti fatti: il ritardo nella produzione ha messo in allarme persino la Camera di commercio di Wellington, che ha dichiarato che “il film vale milioni per la nostra economia”. Jackson ha inoltre aggiunto che i 150 milioni di dollari investiti per il film sono una cifra iniziale, che potrebbe salire se le riprese venissero effettuate in 3D... cosa che il messicano non aveva intenzione di accettare mentre a PJ andrebbe bene (il vero motivo del clamoroso divorzio?).

Jackson ha concluso: “La cosa sicura è che non abbiamo alcuna intenzione di fermare il progetto. Quanto accaduto non avrà alcun effetto sui progressi del film. Tutti, incluse le major coinvolte, vogliono che le cose procedano normalmente”. Forse il modo per far sì che ciò accada è proprio che Peter Jackson riassuma il ruolo di regista tolkieniano.