Botta e risposta tra Claudio Testi e Franco Manni sul “paganesimo virtuoso” nelle opere di Tolkien



Ciao Franco,

volevo chiederti un consiglio bibliografico. Sto studiando il tema del "paganesimo virtuoso" in Tolkien: ho naturalmente letto la tua introduzione a Tolkien autore del Secolo, davvero preziosa.

Esiste un libro sulla storia del "pagano virtuoso" sul piano teologico: ovvero chi come e quando ha teorizzato la sua possibile salvezza?

In particolare: Lutero sul tema cosa dice? Per me, "a orecchio", non dovrebbe accettare la loro possibile salvezza, ma non ho trovato riferimenti espliciti. Ho solo trovato testi che dicono che egli lo nega, ma non rimandano al passo preciso.

Un abbraccione

Claudio



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Caro Claudio,

beh, io non conosco testi di Lutero su quell'argomento! E - come viene detto nella voce “extra ecclesiam nulla salus” che ti mando – proprio la scoperta delle Americhe (di qualche decennio precedente la Riforma) rese obsoleta la interpretazione rigoristica di tale precetto... perciò ipotizzo che di tali testi non ve ne siano....

Non sono a conoscenza inoltre di testi di “storia del paganesimo”... come viene detto nella voce “paganesimo” che ti mando, mi sembra evidente che non ve ne possano esser in linea di principio , almeno di seri e non ciarlataneschi... dato che “paganesimo” non è

  1. un tema per libri di “Teologia” (come non lo potrebbe esser “crociate” o “restaurazione”), visto che esso è stato solo applicato solo in certi (lontani) periodi storici e inoltre in maniera estremamente eterogenea a I) fedeli di varie e diversissime religioni (verdi sotto), e II) anche agli eretici cristiani di vario tipo , e III) anche gli atei, e IV) anche agli scismatici orientali...

un tema per libri di “Storia delle Religioni” visto che non esiste un “paganesimo” ma solo fedeli di religioni non cristiane e non ebraica, quali i fedeli della religione Olimpica/Capitolina, fedeli dell'Orfismo, della religione Antico Egizia, i politeisti Induisti, i monoteisti Mussulmani (che sono i “pagani” per eccellenza nei poemi di Ariosto e di Tasso!), i Nordici Germanici, i Celti, i fedeli delle religioni amerinde (Toltechi, Olmechi, Aztechi, Incas, Maya) , gli Scintoisti, i vari animisti/feticisti Africani e Centroasiatici, i fedeli del Totemismo della Oceania, i Buddisti di varia osservanza e specificamente quelli teisti quali i tibetani, i monoteisti Sik, ... etc. etc...

Come capirai, dunque, un “libro sul paganesimo” non avrebbe alcuno statuto scientifico!

C'è invece un tema scientificamente degno di studio (come si accenna nella voce che ti mando in fotocopia), che è quello del “neopaganesimo” del XX secolo (ma iniziato negli ultimi decennio del XIX), una sorta di ideologia di alcuni circoli letterari ed artistici e pseudofilosofici alla Nietzsche e poi politici della Europa Occidentale che sfociarono in maniera sistematizzata e tragica del Terzo Reich e specificamente nella Organizzazione esoterica delle SS di Himmler

...cosa era (o che cos'è nei suoi residui o reliquie del XXI secolo) il “neopaganesimo”? È una sorta di ribellione di cristiani delusi contro il cristianesimo tradizionalista, dogmatico, ed irrigidito in certe semplificazioni teologiche (il catechismo di Pio X e i manuali di teologia alla Boyer, esempi eminenti!) e contro certi convenzionalismi socio-morali (la pruderie vittoriana, esempio eminente!) che più o meno a torto venivano associati al cristianesimo... e allora questi “neopagani” fecero dei centoni eclettici in cui mescolarono tutte le cose che vedevano sia provocatoriamente anti-cristiane sia fascinosamente non cristiane lungo i secoli della storia: gli eretici Catari, gli eretici Albigesi, i ribelli Templari, i Rosacroce, gli alchimisti e i maghi alla Cagliostro, i dotti esoterici alla Cusano o Nostradamus, la religione del Wahlalla, quella dei sacerdoti di Osiride, quella olimpica/capitolina rivisitata in salsa neoclassico-decadente- sessualizzata...

Su questo tema a me viene in mente il bel libro di Galli, Il nazismo magico... anche se il suo argomento è circoscritto ma sono sicuro che se spulci il catalogo per “soggetto” di amazon.com troverai diversi libri di storici americani o inglesi (che di solito sono bravi!) su questo tema...

Tolkien si opponeva al movimento neopagano dei suoi tempi e, dati i suoi studi universitari e dato che il nazismo si concentrava sulla religione germanica antica e medievale, ha voluto nella sua fiction dare qualche ricostruzione “storica” di quel che gli risultava esser la spiritualità sia dei Germani non ancora cristianizzati sia dei Celti... e far veder che non avevano in realtà quelle caratteristiche spietate/disperate da Crepuscolo degli Dei wagneriano e quelle pruriginose/trasgressive che Nazismo e Decadentismo gli attribuivano!

Ciao Claudio!


Franco