Una primavera italiana per gli studi tolkieniani


di Roberto Arduini


Dopo dosi massicce di film, dvd e videogiochi con un po' di ritardo la febbre tolkieniana ha investito anche lo Stivale. Il 2014 è stato l'anno della rinascita completa dell'interesse per lo scrittore inglese in Italia. Sono molti gli avvenimenti importanti accaduti nella penisola nell'ultimo anno della saga cinematografica di Peter Jackson, che fanno ben sperare per il futuro. Sono nate nuove associazioni, si sono organizzati convegni all'università, ssi è parlato di Tolkien in diversi festival letterari, addirittura si sono svolti tre eventi dedicati a Tolkien in un solo giorno! Insomma, l'autore del Signore degli Anelli ha vissuto un anno d'oro, si spera replicabile. Ma andiamo con ordine.


Fan italiani

Non è una novità che Tolkien sia stato presente nei diversi festival fantasy che si sono svolti durante l'anno. La presenza costante dell'associazione Eldalie e di singole individualità ha fatto sì che anche nelle manifestazioni più generaliste ci fosse una presenza tolkieniana, anche se sono state poche le occasioni di approfondimento. Pavia e Belgioioso, la festa dell'Unicorno a Vinci e quella delle fate a Garda hanno registrato un'affluenza di pubblico molto numerosa, in continua crescita rispetto agli anni passati. Interessanti novità sono state il Fantasy Day a Roma (13 marzo), gli incontri divulgativi a Verona (marzo e aprile e poi da settembre) e le due mostre a tema tolkieniano di Ivan Cavini e Alessio Vissani a Viterbo, organizzati dall'ArsT all'interno di Ludika (3-8 luglio).


Nuove associazioni e manifestazioni tolkieniane 

Mai come quest'anno, però, sono nate o sono state rifondate molte realtà tolkieniane. Bergamo, Varese, Verona, hanno visto il ritorno all'attività di associazioni tolkieniane molto attive in passato come i Sackville, Granburrone e i Rohirrim, che hanno organizzato eventi locali. A Bergamo, in particolare, è stato ripetuto il "There and Back Again" (13 dicembre), con la presenza di alcuni studiosi tolkieniani, tra cui Franco Manni. Il sud è però stato protagonista assoluto con la nascita di nuove associazioni a Messina, Napoli, Lecce, Taranto, tutte impegnate in eventi locali, tra cui spicca "Eriador", organizzata a Villafranca Tirrena dall'associazione la Contea di Messina (9 agosto). Novità assoluta è stato però il "Tolkien Italian Network", rete virtuale con l'intento di riunire tutti i gruppi tolkieniani italiani, nata ad agosto e che riunisce già sei associazioni: Eldalie, gli Inklings di Barletta, La Contea di Messina, i Raminghi del Sud di Napoli, la lombarda Tolkieniana Net e i piemontesi di Sentieri Tolkieniani. Un gran bel risultato del TIN è stata l'organizzazione della maratona dei tre film dello Hobbit a Melzo (Milano) e Mestre (16-17 dicembre), in contemporanea con l'uscita al cinema dell'ultimo capitolo della saga di Peter Jackson. Infine, altro evento importante è stata la fondazione (28 settembre) dell'Associazione italiana studi Tolkieniani (Aist), nata dalla corrispettiva realtà romana, che ha ormai accolto soci da tutta Italia. L'occasione è stata l'organizzazione insieme a Ivan Cavini e la Fondazione Dozza di quello che sarà il suo evento annuale, nello splendido borgo di Dozza (Bologna): "Fantastika" alla sua prima edizione ha avuto un buon successo di pubblico, con ben 1500 persone in due giorni (27-28 settembre) e conferenze di uno dei massimi studiosi di Tolkien, Thomas Honegger e il sottoscritto. Altre manifestazioni prettamente tolkieniane sono state il consueto incontro annuale di "Sentieri Tolkieniani" vicino Pinerolo (fine maggio) e quello che è stato subito ribattezzato come il "Tolkien Weekend", cioè il primo fine settimana di settembre in cui contemporaneamente si sono svolti tre eventi tolkieniani: il "Fantaexpo" a Salerno, con la partecipazione dei Raminghi del Sud ed Eldalie, con tre incontri su Tolkien tenuti da Gianluca Comastri; il "Raduno - Ritorno alla Contea", organizzato da Adolfo Morganti a San Marino, che ha visto la presenza di diversi appassionati ed esperti tolkieniani, tra cui Cesare Catà ed Edoardo Rialti; soprattutto, la "Hobbiton XXI", che si è svolta a Barletta, con il padrone di casa Oronzo Cilli che ha collaborato con la Società Tolkieniana Italiana per un evento che ha riunito ben 10mila persone in tre giorni e ha offerto molte conferenze e incontri, la mostra di quadri della Dama Collection, la presenza di noti artisti come Roger e Linda Garland e Piero Crida, illustratore delle edizioni Rusconi di Tolkien, e di Lorenzo Gammarelli. Infine, il Tolkien Day a Roma (14 dicembre) organizzato sempre dall'Associazione italiana studi Tolkieniana, che ha visto la presenza di molti noti studiosi italiani, tra cui Claudio Testi, Cecilia Barella e Giampaolo Canzonieri.


I Festival letterari

Se è normale che le associazioni tolkieniane si occupino di Tolkien, è meno scontato che lo facciano i festival letterari, spesso concentrati sul libro e l'autore del momento. E si può dire che quest'anno Tolkien ha avuto il suo spazio in molte occasioni, cosa mai accaduta prima. Su tutti la rassegna internazionale è Storia di Gorizia con un incontro sulla Grande Guerra cui hanno partecipato Verlyn Flieger e John Garth (24 maggio) e il Festival delle Letterature di Mantova, che ha ospitato lo scrittore Wu Ming 4 per parlare dell'epistolario di Tolkien (6 settembre). Ma si è parlato di Tolkien anche a “Un Prato di libri”, il festival della lettura per bambini e ragazzi, con un intervento sull'illustratrice Pauline Baynes e Tolkien (6 aprile), al Festival Biblico di Verona con un intervento di Franco Manni (9 giugno), a "Un mare di libri - Festival dei ragazzi che leggono" a Rimini con Michela Murgia (14 giugno), a Giardini Naxos vicino Messina durante "Naxoslegge" con Vicky Alliata di Villafranca, prima traduttrice italiana di Tolkien (19 settembre) e a Cuneo durante "Scrittori in città" sull'esperienza bellica di Tolkien  (15 novembre).


Convegni universitari

Non da meno è stata l'università, fino a poco tempo fa refrattaria alla letteratura fantastica. Si è iniziato già alla fine del 2013 a Venezia, dove per la prima volta il genere Fantasy è stato al centro di un convegno internazionale: "Adventures in Wonder Worlds The Power of Literary Fantasy" organizzato dal  Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari (6-7 dicembre 2013). Al suo interno, naturalmente, Tolkien è imprenscindibile. Il convegno è stato organizzato da due "pesi massimi" della ricerca della Letteratura per ragazzi. Peter Hunt, massimo esperto inglese, visiting professor e il cui ultimo libro è tutto dedicato all'autore del Signore degli Anelli. Laura Tosi è docente di lingua e letteratura inglese a Venezia e studiosa di letteratura per l'infanzia di area inglese, in particolare sulla fiaba letteraria, cui ha dedicato numerose pubblicazioni. Al convegno hanno partecipato altre studiose "tolkieniane": Jane Suzanne Carroll, Anja Müller e Maria Nikolajeva. Altri incontri si sono tenuti nella Facoltà di Giurisprudenza dell'università di Roma Tre, con Andrea Monda e Norbert Spina (12 maggio) e nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Siena, con «J.R.R. Tolkien. L'eroe epico tra Medioevo e modernità» tenuto dallo Wu Ming 4 e Duccio Balestracci, docente di Storia Medievale (12 giugno). Ma la vera novità del 2014 è stato il convegno a Palermo, il primo organizzato dall'università su Tolkien e patrocinato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e presieduto dal decano Giusto Picone. Intitolato Viaggio ed eroismo nel Signore degli Anelli, ha visto gli interventi di due docenti siciliani, Marco Picone e Lavina Scolari, entrambi esperti tolkieniani, dello scrittore Wu Ming 4 e del sottoscritto.



Formazione accademica

A tutte queste buone notizie si aggiungono gli ormai consueti Tolkien Seminar di Lucca Comics (1-2 novembre), con gli interventi di Claudio Testi, Giampaolo Canzonieri e il sottoscritto, oltre a ben tre corsi di livello accademico su Tolkien, tenuti in contemporanea a Bologna, Modena e Roma (tra gennaio e aprile), organizzati rispettivamente da Wu Ming 4, dall'Istituto filosofico di studi tomistici e dall'Associazione romana studi Tolkieniani. Si può vedere come l'offerta di studio su J.R.R. Tolkien sia ormai consolidata, diffusa  e variegata in Italia. Se a questo si uniscono le ultime pubblicazioni di studi originali come Santi pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien (casa editrice ESD) o traduzioni di livello come Lo Hobbit, un viaggio verso la maturità di William H. Green, edito dalla Marietti nella collana "Tolkien e Dintorni", si può capire come molto sia cambiato rispetto a qualche anno fa. La fusione dei soggetti più attivi nella nuova Associazione italiana studi Tolkieniani, con presidente Franco Manni, fa infine ben sperare nel mantenimento di una qualità che finora ha visto venire in Italia accademici del calibro di Verlyn Flieger, Tom Shippey, Thomas Honegger e John Garth. Tutti soci onorari della nuova Aist.