MINIATURE NATALIZIE... E NON SOLO





di Riccardo Moretti



Vorrei iniziare il nostro consueto appuntamento informando i lettori (e ammettendo che non riesco a immaginare se ciò che sto per scrivere possa costituire per essi fonte di delusione o di sollievo) che, nonostante il momento appaia dei più propizi, questa puntata della nostra rubrica non sarà incentrata su prodotti ispirati dalla faraonica (ma non per questo esente da critiche) serie TV di Prime, anche perché per ora non vi sono segnali che indichino la possibile creazione di linee di miniature espressamente dedicate a Gli Anelli del Potere.

Consentitemi solamente di affermare che il "Celebrimbor" prodotto tanti anni fa da Mithril, raffigurato nella sua fucina nell'atto di forgiare uno degli anelli, e distribuito ai soci in occasione della prima iscrizione alla Fellowship, ha tutto un altro appeal rispetto all'elfo-fabbro dell'Eregion in versione televisiva.

Ciò detto, procediamo occupandoci dei due più recenti figurini Mithril della speciale serie "Christmas"; è tradizione della factory dell'isola di smeraldo emettere una miniatura speciale ogni anno all'approssimarsi delle festività natalizie, in edizione limitata abitualmente a cento esemplari, e di questa serie si è già trattato in queste pagine parecchie puntate fa, parlando della sua capostipite, "Isildur and the One Ring".

L'alta qualità mantenuta nella produzione di questi figurini è confermata dalle più recenti uscite: quella del Natale 2021, "Corsair Lord", ha come soggetto un barbuto e nerboruto comandante dei temibili Corsari di Umbar, armato di spada ricurva e pugnale, con un elmo con cimiero e alla cintola un sacchetto rigonfio, probabilmente colmo di parte del bottino dell'ultima razzia; non può naturalmente mancare la tradizionale benda su un occhio, che sola contraddistingue un vero pirata... Da notare anche che la base del figurino riproduce le caratteristiche assi che pavimentano il ponte di un'imbarcazione.

Per il Natale 2022 Mithril propone "Elrohir at Pelennor Fields": il figlio di Elrond, giunto ai campi del Pelennor insieme all'inseparabile fratello Elladan dopo avere seguito Aragorn sul Sentiero dei Morti, sbarcando dalle navi sottratte ai corsari, indossa un corpetto di armatura, un ampio mantello, porta una spada e uno scudo di dimensioni generose. Il suo fiero portamento è reso in maniera incredibilmente dettagliata nei lineamenti del viso e, come descritto da Tolkien, Elrohir ha "in fronte una stella".

Non appartiene alle Christmas Figures, ma è comunque una miniatura particolare per diversi motivi anche "Galadriel in the Swan Boat"; per iniziare si tratta dell'articolo con numero di catalogo MZ700, e la celebrazione del raggiungimento di questa cospicua meta non poteva essere affidata ad un soggetto di importanza secondaria, inoltre ci troviamo di fronte, ancora una volta, a una piccola vignetta:

"Voltarono un gomito del fiume, ed un cigno maestoso apparve, scivolando sulle acque verso di loro. Alla base del suo collo arcuato ed ai lati del bianco petto le onde erano increspate. Il becco riluceva come oro brunito, e gli occhi sfavillavano come luminose pietre gialle; le ali ampie ed immense erano leggermente sollevate. Si avvicinava, e una musica giunse lungo il fiume alle loro orecchie; d'un tratto si accorsero che era una barca, costruita e scolpita con le sembianze di un cigno dall'abilità degli Elfi."

La seconda parte della nostra rubrica, dedicata alle miniature Games Workshop, si apre con un'elaboratissima creazione di Forge World, emanazione del marchio inglese artefice di figurini particolarmente dettagliati, ricercati e... costosi. "Dragon Emperor of Rhun" mostra un agguerrito gruppo di guerrieri Esterling, nelle caratteristiche armature che abbiamo imparato a conoscere nella trilogia cinematografica di Peter Jackson, sorreggere un pesante palanchino dal quale l'Imperatore Drago incita il proprio esercito. La massiccia portantina è decorata con simboli che ci riportano al titolo del sovrano stesso e, per fugare qualsiasi dubbio sulla sua scelta di campo, è sormontata dal simbolo dell'Occhio.

E' evidente come, rispetto a Mithril, qui ci si prenda molta più libertà rispetto al contenuto degli scritti tolkieniani, utilizzandoli come fonte di ispirazione, ma elaborando poi spesso personaggi di pura invenzione.

D'altronde Games Workshop dimostra di non mantenersi particolarmente fedele anche nel caso di un altro gradevolissimo figurino, il "Khandish King in chariot": in realtà dovrebbe trattarsi, più che di un sovrano del Khand, di quello dei Carrieri, che, come ci spiega Tolkien, "erano un popolo, o piuttosto una federazione di molti popoli, venuti dall'Est; ma erano più forti e meglio armati degli altri apparsi precedentemente. Viaggiavano in grossi carri, e i loro capi combattevano su cocchi." e "Molti Carrieri si recarono a sud di Mordor, alleandosi con gli Uomini del Khand e del Vicino Harad..."

Al di là di queste piccola critica, rimane il fatto che la miniatura del carro da guerra è davvero notevole, confermando che, in quanto a qualità delle realizzazioni, tra Mithril e Games Workshop assistiamo ad un vero scontri tra titani.