Cercando di imparare dalla Storia….

 

A livello esterno/visibile l’evento tolkieniano più importante nello scorso 2022 è stata la prima (ultima?) stagione della serie televisiva più costosa mai prodotta, Rings of Power di Amazon Prime.

Molti hanno esaltato questa serie (almeno all’inizio, prima che i dati dell’audience mostrassero il suo rimarchevole fallimento ): tutti i grandi media mondiali come “New York Times”, “The Guardian”, “CNN” etc etc, e,  tra i fan stessi,   la Tolkien Society britannica, per esempio,  e TheOneRing.net negli USA, e qui da noi la AIST. Anche i  “Tolkien scholars” John Garth, Patrick Curry, e  Dimitra Fimi la hanno molto lodata. Però, la maggioranza dei fan la hanno osteggiata, come per esempio TheOneRing.com all’estero e , come avete letto già due anni fa (n. 23) , l’anno scorso (n. 24)  e ora in questo numero (n. 25) , tra essi c’è anche “Endòre”. Tra i Tolkien scholars il principale , Tom Shippey, è rimasto accuratamente silenzioso, crediamo per ragioni contrattuali, visto che prima era stato arruolato da Amazon e, quasi subito, era stato però da essa licenziato.

Nessuno poteva prevedere che una serie televisiva su Tolkien volesse sia implicitamente sia esplicitamente  contrastare gli ideali di Tolkien stesso. Eppure è accaduto.

Eppure, una volta che questa cosa è accaduta, nel contesto dello wokeism più vasto, chi ha una preparazione culturale abbastanza solida  non dovrebbe stupirsi…. Troviamo infatti altri esempi simili: il Cristianesimo fondato da Gesù è una religione dell’amore, ma vi sono state molte persone che in nome del Cristianesimo hanno fatto il contrario, come l’inquisitore domenicano  Torquemada e i molti organizzatori delle ‘caccie alle streghe’ tra XV e XVIII secolo. Un altro esempio, più antico: il colto Tertulliano nel II secolo d. C. aveva studiato molta  filosofia, ma il suo principale messaggio fu che la filosofia era malvagia e solo una collezione di eresie. Un altro esempio sono gli Aristotelici del XVII secolo come Cesare Cremonini che avrebbero dovuto seguire l’esempio del loro maestro Aristotele, e cioè osservare attentamente il modo naturale attraverso esperienze sensibili, ed, invece, come disse Galileo Galilei , rifiutarono la osservazione della natura, e si rinchiusero nel principio di autorità dogmatico e libresco. Un esempio più recente sono i Britannici che durante il 1939-1945 appoggiarono con entusiasmo il loro eroico leader Winston Churchill, che li guidò attraverso la ”finest hour” della loro intera antica storia, e, oggi, invece attaccano Churchill accusandolo di crudeltà e tirannia (lui, che aveva salvato il modo dal vero tiranno Adolf Hitler). 

Rispetto a questi esempi,  il nostro caso è certamente minore, eppure è quello di nostro interesse in quanto appassionati tolkieniani.

Ora questa profonda trasformazione degli ideali tolkieniani da parte dei produttori di Rings of Power anche coinvolge temi  centrali come Provvidenza e Coraggio. La “guyladriel” (cioè Galadriel così come interpretata e presentata dalla serie) che sconfigge il troll in 30 secondi da sola, rispetto alla scena di Moria in cui i nove membri della Compagnia combattono un troll, è un esempio di questo.

Cerchiamo però il positivo in tutto ciò. Questa serie televisiva forse  ha dato la opportunità ai veri fan di Tolkien di una conoscenza storica che prima non avevano: se la Amazon oggi può fare questo mentre Tolkien allora fece quello , ciò vuol dire che la Storia è cambiata, che esiste una urgente richiesta di capire cosa la Storia vasta – più vasta di una saga di fiction letteraria e cinematografica – vuole dirci.

Forse: la Storia ci vuole dire che – per esempio -  quel tipo di eroismo di  Churchill e del popolo inglese di quella estate 1940 non ci sarà più.  Non perché sostituito dalla liquida viziosità dei woke di oggi. No ! ma perché ci sarà una altro tipo di eroismo che deve confrontarsi con altro tipo di nemici diversi da Hitler e con altre armi rispetto agli Spitfire e agli Hurricane.

                                                                                                                Endòre